Nella notte sono state disputate le altre partite delle sweet sixteeen che hanno comunicato al mondo le restanti quattro elite eight che si sfideranno per ottenere un posto nelle final four di Phoenix.
Ad East South Carolina supera agilmente e senza troppe difficoltà Baylor col punteggio finale di 70-50; i Gamecocks mettono un altro tassello e si avvicinano sempre più all’obiettivo finale, ovvero le final four, battendo Baylor in una partita con un solo padrone fin dal primo tempo. Infatti dopo i primi dodici minuti in cui vi erano stati sorpassi e controsorpassi, i ragazzi di South Carolina decidono che è giunto il momento di fare sul serio e infilano un parziale di 22-7 che gli consente di dover solamente gestire il vantaggio accumulato per il resto della pratica. Per i Bears le notizie buone sono davvero poche e quasi inesistenti: infatti da salvare rimane solo la prestazione – di una singola voce che grida nel deserto più completo- di Jonhathan Motley che chiude a 18 punti (unico dei suoi ad andare in doppia cifra in tale statistica) e 9 rimbalzi. Mentre dall’altra parte i Gamecocks mandano in doppia cifra ben quattro giocatori, uno dei quali è anche top scorer con 24 punti; si tratta di Sindarius Thormwell che già aveva trascinato i suoi nelle precedenti partite e nella regular season.
South Carolina affronterà il 26 marzo a New York Florida che ha sconfitto Wisconsin solamente dopo il primo overtime per 84-83. I Gators nella notte sono riusciti a ribaltare il pronostico (venivano dati vincenti con solo il 36% di possibilità) e ad eliminare la seed number two dal torneo, ovvero i Badgers che dunque, dopo SMU e Villanova, rappresentano la terza inaspettata eliminazione della march madness. La partita è delle più avvincenti e cambia padrone in continuazione: infatti se nel primo tempo Florida, guidata dalla incredibile prestazione di KeVaughn Allen che sarà sia top scorer sia MVP of the match in virtù dei suoi 35 punti, va in vantaggio di due punti. Nella ripresa Wisconsin fa di tutto per non far scappare gli avversari e ci riesce fino a quando a 1:41 si trova sotto di otto punti dopo i tiri liberi messi a segno da Kasey Hill. A questo punto la partita ha un solo padrone: infatti nei restanti minuti i Badgers non solo riescono ad andare velocemente a segno, come fanno con la tripla di Koenig e lo jump shot da dentro l’area di Happ, ma anche a difendere forte senza commettere fallo. A sei secondi dalla fine Wisconsin recupera palla e subito coach Gard chiama il timeout per disegnare l’ultimo tiro che per agguantare il pareggio dovrà essere da tre punti; detto fatto. Finito il timeout in soli quattro secondi i suoi ragazzi riescono a liberare Zak Showalter per un buon tiro da oltre l’arco che si insacca e concede il pareggio 72-72 a due secondi dal termine. Si va al primo overtime. Da qui ne escono vincitori i Gators grazie a una giocata sulla sirena di Chris Chiozza che col cronometro quasi a zero riesce a far partire un tiro dolcissimo dalle sue mani da oltre il perimetro dell’area che viaggia verso il canestro e trova il fondo della retina. Tre punti. 84-83 e Gators in finale di East.
North Carolina invece supera agevolmente Butler vincendo la partita nel primo tempo e gestendo poi il vantaggio nel secondo senza mai lasciare una possibilità di rientro concreta agli avversari: infatti dopo i primi venti minuti i Tar Heels conducono per 52-36 e quindi accumulano un gap di 16 punti che poi gestiscono saggiamente nella ripresa che viene vinta dai Bulldogs per 44-40, risultato con cui riescono solamente a rendere meno amara la sconfitta. Il momento chiave è però nel secondo tempo quando con 16 minuti e 13 secondi ancora da giocare North Carolina si porta sul massimo vantaggio di più 18 grazie a un canestro di Berry che non lascia alcuna speranza di recupero agli avversari. La facile vittoria dei Tar Heels è stata possibile grazie alle prestazioni offensive di Luke Maye che chiude a 16 punti e 12 rimbalzi, Justin Jackson che mette a referto21 punti e 5 assist e Joel Berry che è top scorer e MVP of the match grazie ai suoi 26 punti in 35 minuti.
Ad aspettarli al varco, a Memphis il 26 marzo, ci sarà la corazzata di Kentucky che nella notte italiana si è sbarazzata di Lonzo Ball & company (alla faccia di tutto ciò che dice papà LaVar, I cui discorsi forse hanno influenzato la prestazione sia del figlio che dell’intera squadra). Partita mai in discussione con i Wildcats che prima vincono di tre punti il primo tempo e poi dilagano nel secondo che si chiude sul punteggio di 50-42 in virtù del quale la partita finisce 86-75 per Kentucky. La pratica e stata chiusa dal sottomano di De’Aron Fox a poco più di quattro minuti e mezzo dalla fine quando il punteggio era sul 61-73 in favore dei Wildcats che hanno ottenuto il pass per la finale di Memphis grazie alle prestazioni di Malik Monk che chiude a 21 punti (vincendo i confronto diretto con Lonzo Ball che ne mette solamente 10), e soprattutto di De’Aron Fox che mette a referto in 36 minuti 3 rimbalzi, 4 assist, 2 palle rubate e 39 punti.
Attenzione signori e signore perché nei prossimi giorni si decide chi andrà alle final four, quindi non perdetevi nulla.