Nella notte si è giocata la finale di Midwest allo Sprint Center di Kansas City fra Oregon e Kansas in una partita che i botteghini delle scommesse davano come molto equilibrata e leggermente in favore di Kansas. Ancora una volta gli esperti sbagliano, perché è Oregon a vincere e quindi a staccare un biglietto per le final four. Per i Ducks questo è un avvenimento a dir poco eccezionale ed importante perché era dal 1939 che non raggiungevano l’ultima fase del torneo NCAA e perché lo fanno vincendo entrambi i tempi e archiviando così la pratica col punteggio di 74-60. Partita in discussione solo nei primi minuti e già poi indirizzata sui giusti binari quando nell’ultimo minuto del primo periodo Oregon mette un parziale di 8-0 che poi subito replica ad inizio ripresa con un altro favorevole da 11-4 che spezza definitivamente le gambe a Kansas e i suoi tentativi di rimonta. A questa impresa hanno contribuito in maniera particolare Dillion Brooks coi suoi 5 rimbalzi, 4 assist e 17 punti in 37 minuti e soprattutto Tyler Dorsey che ha messo a referto 5 rimbalzi, 1 assist, 1 palla recuperata e 27 punti (con un 9/13 da due, un 6/10 da tre e un 3/4 dalla lunetta) in quasi 35 minuti di gioco. Unica nota positiva della serata per i Jayhawks rimane la prestazione solida e oramai solita di Frank Mason III che prende 4 rimbalzi, confeziona 4 assist e segna 21 punti con il 8/20 da due, il 2/8 da oltre l’arco e il 3/3 a cronometro fermo; questa volta Mason forse ha accentrato troppo su se stesso il gioco della squadra (1/3 dei tentativi della squadra sono suoi) prendendosi tiri anche molto forzati come dimostrano le sue percentuali.
L’altra finale giocata nella notte è stata quella fra Gonzaga e Xavier valida per il titolo di West e andata in scena nella splendida cornice dello SAP Center di San Jose (California). Come nella partita fra Oregon e Kansas, anche qui il risultato finale parla chiaro: infatti finisce 83-59 per i Bulldogs che non lasciano alcuna possibilità di entrare in partita ai loro avversari e si prendono ciò che ci si aspettava dopo l’incredibile regular season fatta, ovvero un accesso facile e non troppo sudato alle final four. Fin da subito Gonzaga mette le cose in chiaro vincendo il primo tempo per 49-39 e poi ripetendosi nel secondo col punteggio di 34-20 dove soprattutto ha fatto vedere che, se vogliono, i ragazzi di coach Mark Few sanno anche sacrificarsi e piegare le gambe. Il momento chiave della partita non è tanto una giocata, ma il pregame dove i Bulldogs vengono caricati a mille dal loro staff tecnico in toto: infatti fin dalla palla a due il quintetto base, ma anche chi è subentrato a pratica in corso, sembra avere qualcosa in più rispetto agli avversari a cui non concedono mai di mettere in discussione la partita e l’accesso alle final four.
MVP of the match, nonché top scorer, è Nigel Williams-Goss che nei 37 minuti concessi dal coach segna 23 punti conditi da 8 rimbalzi, 4 assist, 2 palle recuperate e 1 stoppata. Come lui manca la doppia doppia per soli due rimbalzi anche un altro giocatore dei Bulldogs, Jonathan Williams che mette a referto in 33 minuti 1 assist, 2 palle rubate, 3 stoppate e 19 punti con 2/8 a cronometro fermo, 1/1 dall’arco e 8/12 da due.
Ora bisogna vedere a chi andranno gli ultimi due inviti per il ballo più bello e più importante del college, questi sono in palio fra Florida ed East Carolina, e fra North Carolina e Kentucky.
Dopo ci saranno solo le final four, e tutto il mondo le attende con trepidazione da più di un anno.