Antonutti dopo la vittoria con Milano ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky in cui ha paragonato la sua Pistoia al romanzo “lo strano caso del Dr Jekyll e di Mr Hyde” di Robert Louis Stevenson. Questa è una delle pietre miliari della letteratura classica inglese, in particolare dell’età moderna, e tanto bene oggi si presta a descrivere la situazione di Pistoia nel mare della serie A.
Infatti se domani si andasse ai playoff e la regular season si concludesse dunque con la classifica attuale, la Flexx sarebbe esclusa dalla post season con il solo scarto di due punti, quindi di una partita.
Una partita. C’è da dire che però Pistoia ne ha lasciate molte di più sul campo e che se la sua stagione fosse stata più luci che ombre oggi sarebbe tranquillamente qualificata ai playoff con il 5 o 6 posto in classifica: si perché davvero la squadra pistoiese è o luci o ombre, o bene o male, o Dr Jekyll o Mr Hyde.
Infatti parliamo di un gruppo che è stato capace di perdere contro la Vanoli Cremona alla prima in campionato –ricordiamo però il grande inizio di stagione di questa squadra che è in lotta per salvarsi e sembra sempre più difficile che ciò avvenga-, di vincere una sola gara fuori casa contro la Consultivest Pesaro, di prendere un bel trentello nella gita meneghina, di rifarsi fra le mura amiche proprio contro i milanesi evidenziando tutti i problemi del momento della capolista.
Si davvero, Pistoia va a momenti e sembra che quando sia Dr Jekyll non c’è ne sia per nessuno –su tutte la vittoria in casa contro Milano, poi quella ancora una volta casalinga contro Aradori e compagni di Reggio e infine quella contro Avellino dove Fesenko sembrava un agnello e non il solito gigante in mezzo all’area- o che perlomeno se la possa giocare con tutti.
Il problema fondamentale è che questa alternanza di luci e ombre si verifica anche durante la stessa partita in cui Pistoia è capace di passare in vantaggio, farsi rimontare e poi tornare sopra per la vittoria finale, o di essere sotto e azzerare il gap salvo poi subire un altro strappo della squadra avversaria.
Poi bisogna considerare il fattore campo: infatti al Palacarrara sono arrivate 10 vittorie su 11 con sole due sconfitte che non regalano il record di imbattibilità casalinga.
Quindi oltre al problema degli alti e bassi –il primo da risolvere in assoluto- c’è anche quello del fattore campo: infatti Pistoia se vuole andare ai playoff e se vuole fare non la semplice comparsa nella post season, deve iniziare ed imparare a vincere anche lontano dal Palacarrara perché altrimenti sarà davvero dura.
E deve farlo da subito, dalla prossima gara in trasferta che sarà questa domenica alle 19:30 al PalaRuffini contro una Fiat Torino che è molto simile alla squadra di Antonutti e che si sta giocando anch’essa un posto per i playoff.
Quindi già dalla prossima partita della stagione sapremo, o potremo intuire, se la Flexx Pistoia ha deciso di essere più Dr Jekyll o più Mr Hyde.