Oramai ci siamo abituati a Russe Westbrook e alle sue incredibili prestazioni, ma io no. Voglio ancora distinguermi e continuare a provare, vedendo Mr Why Not giocare, quelle sensazioni che provi da bambino la prima volta che vedi il mare. Una sensazione di inadeguatezza di fronte a tanta potenza, e allo stesso tempo una di ammirazione per tanta magnificenza. Ecco così dovremmo sentirci tutti nel guardare ogni singola giocata del numero 0 dei Thunder, rimanendo a bocca aperta e in preda a una specie di afasia che non ci faccia saltare a conclusioni avventate. Molti haters di Westbrook scrivono sui social, sui muri, sui giornali e praticamente ovunque che senza di lui OKC giocherebbe meglio perché avere Russel in squadra, senza altre stelle, fa si che il gioco si accentri su di lui, che lui prenda la maggior parte dei tiri e che lui non la passi.
Vada per i primi due, ma che non la passi non si può dire: sta viaggiando a una media di 10.9 assist a partita, cosa che riesce a davvero pochi eletti. Se poi a questi ci aggiungete qualcosa come 10.4 rimbalzi e più di 30 punti ogni volta che scende in campo, il gioco è fatto: avete uno dei giocatori più dominanti della NBA degli ultimi anni.
Da un certo punto di vista si è ritrovato in questa situazione a causa degli addì di Kevin Durant e di Serge Ibaka che sono andati a cercare fortuna altrove –e ci sono riusciti-, da un altro si è voluto prendere sulle spalle la squadra e trascinarla ai playoff, cosa che gli è riuscita.
Ma Westbrook non è solo punti, assist e rimbalzi; il ragazzo è anche voglia di vincere, grinta, intensità e leadership perché quando vedi uno, con le sue qualità, tuffarsi su ogni pallone, difendere scivolando, rientrare veloce in difesa e scattare per offender ti viene voglia di seguirlo, ovunque lui ti possa portare. E questo luogo magico verso cui i Thunder stanno andando, sono i playoff, nonostante molti dicessero ad inizio stagione che senza Durant OKC non valeva nulla.
Poi Westbrook sta infrangendo record su record e nella notte ne ha stabilito uno nuovo: tripla doppia con massimo di punti. Ne ha messi 57, cinquantasette con 13 rimbalzi e 11 assist con cui ha guidato i suoi alla rimonta prima e alla vittoria poi in casa degli Orlando Magic.
Ora bisognerà vedere se può mantenere questo ritmo anche ai playoff perché se lo dovesse mantenere, il mondo potrebbe assistere alla stupefacente favola di un eroe moderno.