Serata a dir poco agica quella del baby fenomeno madrileno Luka Doncic che nella partita di ieri ha trovato la sua consacrazione a livello europeo, ammesso e non concesso che non l’avesse già ottenuta da tempo. Certo a guardare soltanto i numeri il giovanissimo numero 7 non sembra essere stato la pietra angolare della vittoria in gara tre dei Blancos sul Darussafaka Dogus Istanbul andata in scena alla Volkswagen Arena. Però come dice Tranquillo i numeri sono solo una buona base da cui partire e devono essere interpretati: ieri sera così Luka Doncic non sembrava un ragazzino in mezzo a dei giganti (tra cui Llul, Ayon, Wilbekin, Wannamaker, Jaycee), ma piuttosto uno di loro, un vetrano con grande esperienza e con la capacità di fare sempre le scelte giuste. Questo è il vero talento del nuero 7 in casacca bianca, quello di capire quando prendersi un tiro, quando passarla, quando rallentare il gioco, quando alzare i ritmi, quando commettere un fallo tattico, quando raddoppiare, quando portare un aiuto sotto canestro. Oramai sembra un giocatore davvero completo e pronto per il salto oltreoceano, ma per nostra fortuna ha deciso, in comune accordo con famiglia, società e mentori, di rimanre un altro anno in quel di Madrid.