Quando l’editore, Giampiero Hruby, mi ha proposto questa collaborazione nel 2016, vi confesso che mi sono emozionato, sono cresciuto con Superbasket tra le mani e non avrei mai pensato di finirci dentro come Arbitro, tantomeno di scriverci sopra! Oggi passando dalla carta al web, la rubrica continuerà ad accompagnare i lettori “a spasso tra le regole”. Questa prima passeggiata “digitale” è la riedizione “estended version” di un articolo apparso su SB di Febbraio 2016 che approfondisce un argomento di stretta attualità, alla luce dei recenti cambiamenti regolamentari introdotti dalla FIBA. Doveroso prologo al prossimo appuntamento dove ci addentreremo nella complessità delle regole, il loro intersecarsi e sovrapporsi, il loro continuo cambiare per adattarsi all’evoluzione del gioco e dei protagonisti. La sfida sarà rendere più semplice ciò che nel regolamento risulta enigmatico.
Gli allenatori insegnano, i giocatori creano, il gioco cambia, le regole arrivano sempre un attimo dopo. Ne sono la conferma gli adeguamenti ripetuti e continui che la FIBA ha fatto negli ultimi diciassette anni. La svolta epocale è stata nel 2000quando il regolamento è stato totalmente reimpostato e in gran parte riscritto. Da li in poi, è stato un susseguirsi di aggiornamenti, aggiunte modifiche. Magari nemmeno tutte condivisibili, ma tant’è, così sono e cosi devono essere applicate ed interpretate. Oggi NBA e FIBA, hanno regolamenti sempre più simili ma con piccole e grandi differenze, questa disomogeneità confonde le idee e a volte anche le abitudini non solo dei giocatori che viaggiano da una lega all’altra, ma anche del pubblico che a volte non capisce fino in fondo come si giochi a basket! La stessa Eurolega dopo una breve sperimentazione è tornata ad applicare in toto il regolamento tecnico FIBA, vuoi per agevolare il lavoro dei protagonisti, ma soprattutto per agevolare la comprensione di ciò che accade sul campo ad un pubblico che il giovedì vede fischiare o amministrare una cosa in un modo e la domenica in modo diverso. In questi giorni si ultimerà un nuovissimo ponte “virtuale” tra i due mondi: il cambiamento della regola dei Passi! Argomento della prossima uscita.
Sapete chi scrive le regole? Esiste una commissione tecnica FIBA composta da Allenatori, ex Giocatori, ex Arbitri, Dirigenti delle divisioni continentali della FIBA, attualmente tra i più noti Geno Auriemma (Coach USA Woman National Team), Vlade Divac, Dusan Ivkovic, Lubomir Kotleba, Kostas Rigas, Romualdas Brazauskas. I cambiamenti delle regole vengono proposti mediamente ogni due o quattro anni, ovviamente le proposte sono le più disparate e non sempre arrivano sul regolamento. Moltissime modifiche nascono da situazioni che si verificano sui campi di tutto il mondo e che non erano incluse nel range ipotizzato quando la regola stessa è stata scritta, altre nascono per aumentare la velocità del gioco o la sua spettacolarità. E’ in ogni caso il gioco che determina il cambiamento. Ogni due anni, ma se necessario prima, la FIBA pubblica un blocco di interpretazioni per spiegare meglio come si applicano le regole in alcune situazioni particolari, il fatto che anche queste interpretazioni siano aggiornate e ricevano implementazioni costanti, vi fa capire quante possano essere le sfaccettature e le pieghe di ogni articolo.
Voglio sottolineare che il regolamento è l’insieme del “come si gioca a pallacanestro”, non la somma dei divieti, tantomeno l’elenco delle penitenze (sanzioni) per chi sbaglia, in sostanza le regole sono i fondamentali del gioco! Su queste sono stati costruiti i fondamentali individuali e di squadra, tattica, strategia, attacco, difesa, arbitraggio. Pochi conoscono a fondo le regole, è molto difficile ricordarsi tutto, a volte sarebbe necessario prendere in mano e leggere attentamente il regolamento per risolvere una situazione di gioco e riprendere la gara nel modo corretto, ma questo ovviamente non è possibile! Ricordo qualche anno fa la fuga di un arbitro nello spogliatoio per leggere come riprendere il gioco dopo una serie di sanzioni comminate nell’intervallo tra primo e secondo periodo. A volte è utile rileggere il regolamento originale in Inglese, lingua sicuramente più diretta e lineare dell’italiano – negli anni la terminologia tecnica è stata migliorata e adeguata – proprio per evitare ambiguità linguistiche.
Per introdurre i più ad una migliore comprensione delle regole ci addentreremo in alcune terminologie regolamentari che potranno sembrare molto sottili ma alla fine fanno la differenza. Differenza tra terreno di gioco e campo di gioco: il terreno di gioco è quello delimitato dalle quattro linee perimetrali (28×15) ma le linee non fanno parte del terreno – infatti se un giocatore con il pallone in mano/palleggio o il pallone toccano la linea il pallone è fuori; il campo di gioco è tutto quello spazio, spesso recintato e/o separato dal pubblico in cui stanno le persone che partecipano alla gara, Arbitri, Allenatori, Sostituti, personale della panchina, Ufficiali di campo, rilevatori statistici, addetti al campo e alla sicurezza, medici e operatori di pronto soccorso. Infrazione : qualunque illegalità commessa da un giocatore o dalla sua squadra, le infrazioni si dividono in violazioni e falli. Sanzione: modalità di ripresa del gioco in seguito ad una infrazione. Differenza tra possesso palla e controllo di palla: il possesso di palla è una sanzione relativa a una infrazione alle regole spetta ad una squadra che deve rimettere in gioco (direttamente o dopo tiro/i libero/i); il controllo di palla inizia (e prosegue) quando un giocatore ha la palla a disposizione per una rimessa in gioco o un tiro libero, la prende o la palleggia sul terreno di gioco, la palla e in volo per un passaggio tra compagni della stessa squadra; il controllo di palla termina quando la palla lascia le mani di un giocatore per un tiro o quando l’altra squadra ne entra in controllo. Battere la palla per acquisirne il controllo o per sottrarla al controllo di un avversario non è controllare la palla. Attacco e difesa: se una squadra controlla la palla questa squadra è in attacco, se non controlla la palla è in difesa; nel momento in cui parte un tiro – finisce il controllo di palla – entrambe le squadre sono considerate in difesa fino a quando una delle due non controllerà di nuovo la palla, questo indipendentemente dalla posizione sul campo dei giocatori. Proprio canestro e canestro avversario: il proprio canestro è quello che si difende quello avversario si attacca, questo concetto si lega alla metà campo di difesa – che include la linea centrale – e alla metà campo di attacco. Ricezione della palla: un giocatore riceve la palla quando la prende con una o due mani, oppure la palleggia; la palla si riceve dopo la battuta del salto a due, da un rimbalzo, da un passaggio, intercettando o “rubando” il pallone agli avversari, alla chiusura di un palleggio. Questi concetti, insieme ad altri che incontreremo nei prossimi articoli, ci accompagneranno nelle nostre passeggiate, teneteli bene a mente, ci aiuteranno a capire meglio le regole e rendere innocue molte leggende metropolitane!
Silvio Corrias