Vede il campo come Dejan Bodiroga. Si muove come Drazen Petrovic. Passa la palla come Milos Teodosic. Ha qualcosa di Toni Kukoc.
C’è tutta la Hall of Fame degli ultimi trent’anni di basket slavo nei paragoni suscitati da Luka Doncic, il nuovo grande fenomeno sloveno del Real Madrid. Chiamarlo prodigio sarebbe limitativo. Rivelazione? Fuorviante perché nulla di quanto sta facendo è davvero sorprendente. Precoce? Naturalmente. Luka Doncic è nato nel 1999, ha 18 anni, ma in Eurolega contro il Maccabi è arrivato a due assist dalla tripla doppia. Contro Milano ha segnato 17 punti in 19 minuti. A Kazan ha dato via 11 assist. Eppure vederlo giocare è un’altra cosa. L’oro vinto con la Slovenia da protagonista è un’altra perla.
I paragoni menzionati in apertura appartengono a Sasa Doncic, 44 anni e padre di Luka. Sono opinioni di parte ma condivisibili. Cosa non sa fare Doncic su un campo di basket? “La mia raccomandazione è divertirsi e dimenticare la NBA perché ho visto giocatori di talento perdere concentrazione sul basket perché distratti dalle auto, i soldi e i contratti futuri”, dice Sasa. Ma sono gli altri – scout e general manager – a pensare alla NBA per lui.
Sasa Doncic è stato un buon giocatore. Sei volte nominato per l’All-Star Game sloveno. La sua carriera l’ha spesa quasi tutta a casa, Lubiana principalmente con puntate sul finire in Serbia e Francia, a Evreux. Ha giocato qualche gara in Nazionale ma mai in competizioni internazionali. Quando ha smesso di giocare ha provato ad allenare. Lo sta ancora facendo.
Luka Doncic ha cominciato a giocare a Lubiana e manifestato subito un talento fuori dall’ordinario. Quando l’Olimpia Lubiana ha vinto il torneo internazionale di Roma lui ebbe una tripla doppia in finale con 54 punti. I club turchi si fecero vivi. Il Real Madrid anche. Luka aveva 12 anni e c’era un buy-out da pagare. Agusto Angulo, ex giocatore di buonissima caratura, responsabile del settore giovanile del Real Madrid, non fece una piega. Sasa era favorevole a mandare il bambino Luka in Spagna. Il livello tecnico della concorrenza in Slovenia si stava abbassando e lui voleva che Luka giocasse contro i migliori. Poi aveva visto come il Real era stato capace di sviluppare Nikola Mirotic – ora nella NBA – convincendosi che fosse il posto giusto per Luka. Da allora ha vinto 10 trofei giovanili di MVP, firmato un contratto di cinque anni che poi è stato esteso fino al 2022 con clausole di uscita per la NBA molto severe. Stando a quanto riportato dai media spagnoli serviranno cinque milioni di euro per portarlo via dal Real Madrid prima del termine del contratto. Potrebbe anche succedere. Doncic sarà eleggibile per i draft dal 2018. La maggioranza dei servizi di scouting lo considera destinato alla chiamata numero uno o due. Non si era mai visto un prospetto europeo così precoce. Forse Drazen Petrovic a Sibenik ma si parla di trent’anni addietro.
Luka è alto 2.03. La misura non è ufficiale: addirittura il Real Madrid lo elenca a 1.95 ma è una statura da bambino, non quella attuale. Ha fisico imponente che gli permette di non andare sotto contro nessuno e di ipotizzarlo in grado di cambiare su quattro giocatori in difesa o di esprimersi in attacco da “Stretch 4” per allargare il campo. Ma il suo ruolo è quello di esterno che può giocare il pick and roll per attaccare o tirare o passare. Il passaggio considerata l’età è la sua arma migliore. In questo con buona pace dei campioni slavi cui viene assimilato somiglia al 18enne LeBron James. È una guardia creativa che può giocare accanto ad un playmaker e un’ala piccola di stazza o accanto ad una seconda guardia.
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SB # 30