Cominciano l’analisi delle 16 squadre dell’Eurolega che parte la prossima settimana con la squadra campione in carica.
Il Fenerbahce ha giocato le ultime tre Final Four completando quel percorso che l’ha portato tra le grandi stabili d’Europa. Scalzarlo da questo ruolo sarà molto difficile: il Fenerbahce ha la forza di Zeljko Obradovic con tutto quello che ne consegue dalla sua e un club fortissimo sul piano economico. Il vero colpo dell’estate non è stato tanto Wanamaker o Melli, il colpo è stato la sponsorizzazione pluriennale del gruppo Dogus, oltre 40 milioni in tre anni. Nonostante questo anche il Fenerbahce è stato vittima della grande fuga di talenti verso la NBA. In sostanza i due migliori giocatori se ne sono andati. Bogdan Bogdanovic ha firmato per 36 milioni di dollari in tre anni con Sacramento, Ekpe Udoh – MVP delle Final Four – è andato a Utah per 6.5 milioni in due anni. Visto che i soldi possono comprare tutto ma non il talento che non c’è, il Feberbahce li ha sostituiti puntando su caratteristiche differenti. Ad esempio per rimpiazzare Bogdanovic sono stati presi Marko Guduric dalla Stella Rossa, Sinan Guler dal Galatasaray e Brad Wanamaker dal Darussafaka. Non avrà più il Fenerbahce una guardia creativa come Bogdanovic e quindi Obradovic si è spostato su soluzioni vecchia scuola. Giocherà tanto con due playmaker scegliendo tra Wanamaker, Dixon, Sloukas e in ultima analisi anche Mahmutoglu. Guler è una guardia ma sa trattare la palla. La fuga di Udoh è stata più dolorosa paradossalmente perché un intimidatore verticale che gioca come lui spalle a canestro non c’è. La coppia Melli-Vesely più Jason Thompson (un Lottery pick ma del 2008) e la possibilità di schierare Datome da 4 senza perdere taglia grazie a Kalinic, garantiscono qualità al reparto ma la potenza atletica non è più la stessa. Ma tutti hanno perso qualcosa in estate, il Fenerbahce ha rimediato al meglio e resta una delle due squadre più quotate del torneo.