L’Efes rimontando dopo una partenza complicata dal calendario è andato vicinissimo alle Final Four. Una stagione discreta che ha confermato le qualità di condottiero di Velimir Perasovic. La squadra però è cambiata in modo sensibile nel reparto degli esterni con le defezioni di Thomas Heurtel e Jayson Granger (più Tyler Honeycutt). La scelta è stata di puntare molto sulla quantità e qualche giocatore affamato tipo Ricky Ledo, Josh Adams o lo stesso Brock Motum che ha fatto bene a Kaunas. I colpi più importanti sono stati Errick McCollum che a livello di Eurocup due anni fa era stato strepitoso ed è un combo di enormi capacità realizzative e l’ex milanese Kruno Simon, pretoriano di Perasovic. Confermati Derrick Brown e Bryant Dunston, difensore tra i migliori in Europa, il livello della squadra resta molto alto. L’Efes non vale le Final Four anche se McCollum potrebbe sorprendere come impatto ma è difficile immaginare che tanta profondità ed esperienza le permettano di uscire dalle prime otto, traguardo forse non appagante ma realistico.