Valencia partecipa all’Eurolega come vincitrice del campionato spagnolo. Considerando il livello della competizione, se non equivale a vincere l’Eurolega poco ci manca. Attendersi una partecipazione importante non è fuori luogo. Tutt’altro. La squadra è cambiata ma non in modo tragico quindi sarà ancora molto forte in difesa e ben organizzata anche se ha cambiato allenatore passando da Pedro Martinez (coach dell’anno in Eurocup dove Valencia ha perso la finale con Malaga, in Coppa del Re era successo con il Real Madrid) a Txus Vidurreta. L’identità è quella di una squadra dura e solida oltre che profonda. Ha una base spagnola efficace con Sastre, Vives e il grande vecchio San Emeterio, tutti nazionali, poi europei sicuri come Diot, Van Rossom e Dubljevic ma ha aggiunto talento individuale con Tibor Pleiss e soprattutto Erick Green. L’americano ha giocato la finale con l’Olympiacos ma voleva un ruolo da protagonista che in Grecia non poteva avere ma a Valencia avrà.