La notizia venne anticipata dall’inconfondibile voce del suo stesso direttore, Aldo Giordani, sabato 4 novembre durante la diretta pomeridiana sulla Rai della partita Billy Milano-Emerson Varese. Giordani, voce del basket in tivù, vi dedicò poche parole con malcelata ritrosia, ma il messaggio arrivò chiaro e preciso: dal martedì successivo, martedì 7 novembre, sarebbe uscita in edicola una rivista settimanale interamente dedicata al basket dal nome di Superbasket. Una novità rivoluzionaria che mandò in visibilio tifosi ed appassionati, ma anche giocatori, allenatori e dirigenti che pensarono di trovare in questo modo uno sfogo cartaceo alla loro fame di notizie, fotografie, e quant’altro.
Ma la sorpresa pari alla curiosità, quel martedì mattina correndo in edicola per acquistarne una copia, fu ancora più entusiasmante. Su Superbasket, oltre a belle foto a colori ed in bianco e nero, a rubriche di tecnica e tattica, articoli sui giocatori più importanti, notizie dai campionati esteri, risultati, classifiche e statistiche – udite udite!!! – del campionato NBA, curiosità, pareri, lettere ed opinioni, oltre a tutto ciò per ogni partita del campionato di A1 e A2 compariva il resoconto ed il tabellino della gara con per ogni singolo giocatore i minuti giocati, percentuale ai tiri liberi, nei tiri da fuori, da sotto (già, una volta andava così e per fortuna il tiro da tre era lontano dal comparire, almeno in Italia…), rimbalzi offensivi e difensivi, recuperi, assist ed il voto del cronista: una vera e propria rivoluzione. Da quel giorno i martedì (o lunedì pomeriggio se avevi la fortuna di abitare a Milano), o al massimo il mercoledì per noi tifosi, appassionati e malati di basket non sarebbero stati più gli stessi.
Ma perché nacque Superbasket? Nacque dalla formidabile mente di quel formidabile giornalista, telecronista e personaggio che era Aldo Giordani, ma nacque perché, come scrisse lo stesso direttore nel suo primo editoriale “penso che il basket nel nostro Paese sia diventato abbastanza importante da meritare ogni sette giorni un suo giornale che presenti i protagonisti, dia le informazioni specializzate offra un panorama (anche internazionale) il più possibile completo, ma soprattutto accompagni il campionato con tutta la serie delle graduatorie statistiche che costituiscono l’essenza principale del gioco… Al servizio del lettore, come al solito, al quale diremo sempre tutto su tutto, senza legami, remore o compromessi di sorta”.
Da quel giorno, e per diversi lustri a venire, Superbasket diventò un vero e proprio punto di riferimento per ogni tifoso, appassionato, giocatore, allenatore o dirigente di basket. Era come una potentissima calamita. E non si vedeva l’ora che fosse il martedì successivo per acquistarlo e leggerlo di nuovo. E negli uffici, sotto i banchi delle aule scolastiche ed universitarie, da quel martedì 7 novembre 1978 fra le mani dei ragazzi fece la sua comparsa questo nuovo giornale: Superbasket. Il giornale del basket italiano che si avvia a celebrare i 40 anni di vita. Un traguardo che, ne siamo certi, coglierebbe di sorpresa ma renderebbe non poco fiero ed orgoglioso il caro, vecchio ed indimenticabile Aldo Giordani.
Stefano Benzoni
L’articolo che hai letto è tratto dal mensile Superbasket # 29 del febbraio 2017