Ci eravamo lasciati con la promessa di varcare l’oceano, di partire per l’America, la patria della pallacanestro. Prima di imbarcarci, però, ci vuole un po’ di pazienza. Perché occorre necessariamente fermarci a Zara. Nell’aprile 2015 in quella che è a tutti gli effetti una capitale del basket mondiale si è tenuta, infatti, la World League, una sorta di Mondiale d’élite al quale partecipano le otto migliori squadre del globo. Non una vera e propria competizione planetaria ma, credetemi, qualcosa di più prestigioso in quanto limitata a poche, elette, nazioni. E i nostri azzurroni il diritto se lo sono guadagnato in campo, con ben due formazioni, in quanto allo stesso tempo campioni d’Europa e del Mondo.
Un’altra sfida internazionale sui campi del maxibasket, e ancora una volta i nostri azzurroni sono pronti. Stavolta il giro di giostra è mondiale, e si chiama World League. L’appuntamento è a Zara dall’11 al 16 aprile, gli avversari sono agguerriti. Due le formazioni che rappresentano l’Italia, la Over 50 guidata da coach Alberto Bucci e la Over 45, per la quale si scomoderà nientemeno che Dan Dan Peterson, illustre new entry nel mondo del maxibasket. Basterebbe la partecipazione i due personaggi del calibro di Bucci e Peterson per convincere i criticoni che il basket degli Over, o maxibasket, è una cosa seria. Non è vero che gli avversari sono allegri vecchietti che si fanno una vacanza e vogliono renderla più interessante giocando delle partite sull’onda della nostalgia. Chi ha assistito a una rassegna internazionale di maxibasket sa che vincere un titolo europeo o mondiale è tutto meno che una passeggiata. E sta diventando sempre più difficile.
A Zara hanno fatto le cose in grande, anche perché la gente di qui ha un’alta considerazione del ruolo internazionale di questa città nel basket. Gli zaratini citano volentieri questo adagio: “Dio ha creato gli uomini, Zara ha creato il basket”. Il proverbio fa sorridere parecchi, a cominciare dagli americani, naturalmente. Esagerazioni a parte, nessuno dubita che questa sia una città benedetta dagli dei del basket, e che sia straordinariamente fertile di talenti. Le partite della rassegna di maxibasket si giocheranno quasi tutte nel sontuoso palasport da 8 mila posti intitolato a “Kresimir Cosic”, probabilmente il cestista zaratino più famoso, più acclamato e più amato nel mondo. La World League, a differenza dei campionati mondiali – quest’anno in programma in agosto a Orlando, Usa – non è aperta a tutte le categorie del maxibasket, che sono 9, dalla Over 35 alla Over 75, ma solo alle categorie più competitive: cinque per gli uomini(Over 35, 40, 45, 50, e 55) e tre per le donne (Over 30, 35 e 45). Scende in campo, insomma, la crème de la crème del maxibasket. Le squadre in lizza a Zara sono 72, mentre per i mondiali di Orlando in agosto si sono già iscritte 216 formazioni, che è già record e che promette si arrivare a 250. A Zara faranno il loro ingresso nel maxibasket Giappone – con due formazioni maschili e una femminile – e Sudafrica con una squadra maschile. Gli azzurri Over 50 di coach Bucci sono inseriti nel girone più numeroso e più combattuto, composto da ben 15 squadre, con avversari di grosso calibro, a cominciare da Slovenia, Brasile, Serbia, e naturalmente Croazia, che schiera ben cinque formazioni. Peccato che la rosa degli azzurri, pronti, via, abbia perso subito due petali, e non da poco: il play – nonché businessman – Piero Montecchi, a cui il lavoro non permette di lasciare Miami, dove vive, e il fromboliere Claudio Capone, alle prese con un malanno alla spalla che gli impedisce di alzare il braccio, la sua arma letale in campo. Comunque Ponzoni e Bucci hanno messo assieme una bella squadra: Stefano Sbarra, Fabio Bortolini , Roberto Bullara; Marco Tirel, Mario Boni, Marco Solfrini; Flavio Carera, Maurizio Venturi e Roberto Tortù. L’Italia di coach Bucci, che alla rassegna iridata di Salonicco batté di misura la forte Slovenia, è campione del mondo in carica. La Slovenia sta affilando le armi, vuole la rivincita. Squadra da battere è anche l’Italia Over 45, anch’essa campione mondiale in carica, messa assieme con passione e competenza da Luca Allegrini, che potrà valersi dell’apporto di Dan Peterson. La categoria Over 45 è quella che ogni anno domina incontrastata le competizioni internazionali di maxibasket dal 2008 a questa parte. La squadra è di tutto rispetto, e non solo per la presenza di eccellenti giocatori naturalizzati: Lupo Rossini, Gigi Delli Carri, Sylvester Gray, Giovanni Dalla Libera,Pino Corvo, Steve Carney, Gei Gei Capone, Luca Silvestrin. Sulla carta il suo cammino verso il gradino più alto del podio è più facile di quello che deve fare l’Italia Over 50. Il girone Over 45 infatti è composto da solo sei squadre e dovrà vedersela con Austria, Colombia, Bosnia e due formazioni della Croazia. Le insidie maggiori vengono dai croati. Per anni la World League non è stata disputata. Nella bacheca degli azzurri figura un argento conquistato nell’edizione del 1997 a Lublino con Ponzoni mattatore nelle vesti di giocatore e allenatore. La rassegna in Croazia darà buone indicazioni per i mondiali di Orlando, negli Usa, dove – col permesso di Zara – è stato creato il basket, e dove la concorrenza sarà fortissima.
L’inizio stavolta è stato con il botto: gli over 50 hanno sconfitto nettamente l’Ungheria 83-56, mentre gli over 45 hanno letteralmente asfaltato l’Austria di Tulin 117-46. Purtroppo, però, anche con un avvio del genere non si può sorridere fino in fondo con la sfortuna che ha colpito immediatamente i nostri costringendo Mario Boni a uno stop immediato per uno stiramento al quadricipite femorale. Nonostante tutto, gli azzurri non si deprimono, anzi mettono la sesta e volano direttamente in semifinale con un più che eloquente percorso netto.
Entrambe le formazioni azzurre sono entrate in semifinale senza sconfitte nel torneo mondiale “World League” dopo le due vittorie di oggi. La formazione Over 45 ha seppellito pa Croazia di Zupanja per 92-48; la Over 50 ha battuto l’Ucraina per 53-33.
Mercoledì le semifinali. L’Italia Over 45 affronterà Fortunal, la più forte delle tante rappresentative croate in lizza qui a Zara, mentre l’Italia Over 50 giocherà contro la Fimba International, una squadra – Arlecchino composta da elementi si svariate nazionalità, dagli statunitensi ai russi, dai brasiliani agli immancabili croati. Fra i croati scenderà in campo una gloria sempreverde aun campione fra i più amati nel suo Paese, lo zaratino Pino Gergia, 87 anni portati benissimo. Talmente bene che l’altra sera ha messo a segno 8 punti in meno di 10 minuti giocando nello splendido Palasport ‘Kresimir Cosic’, dal soffitto del quale pende la sua maglia numero 10, tanti anni fa ritirata, assieme alla maglia numero 11 del grande Cosic.
Le due Azzurre sono arrivate al traguardo della semifinale senza troppi problemi, anche se in senatori Over 50 hanno faticato un po’ troppo nel domare gli ucraini della città di Mukhacevo.
Sta salendo parecchio l’interesse con cui dall’Italia gli appassionati di basket stanno a seguendo gli ‘azzurroni’ impegnati nella rassegna mondiale di Zara. Lasciamo parlare le cifre. Il sito Nazionale Italiana di solito registra 5-6.000 contatti al giorno, in questi primi tre giorni è schizzato a oltre 26.000 contatti. Va da sé che questo numero salirà ancora nei prossimi giorni, quando i nostri rappresentanti in azzurro lotteranno per le medaglie, come del resto accade regolarmente da otto anni a questa parte. Ma veniamo alle vittorie azzurre di oggi.
OVER 50 – Dopo aver perso Mario Boni per uno strappo al bicipite femorale destro, gli azzurri di coach Bucci sono stati meno brillanti del solito contro la formazione ucraina di Mukhacevo, composta da giocatori grandi e grossi, con qualcuno vistosamente in sovrappeso. Contro avversari relativamente lenti, che attaccavano applicando sistematicamente azioni di ‘penetra e scarica’ , i nostri sembravano andare avanti con freno tirato, e solo verso la fine del primo quarto sono riusciti a mettere a segno canestri in contropiede. 12 a 6 alla fine del 1° quarto.
La musica è cambiata nel 2° quarto, con la difesa azzurra che ha messo il catenaccio impedendo agli ucraini di segnare per i primi 5 minuti permettendo il primo allungo nel punteggio (20 a 6). Peccato per l’insolita imprecisione al tiro, ben sotto il 50%, una imprecisione che si è ripetuta anche dalla lunetta e che ha caratterizzato anche il 3° e il 4° quarto. Difficile scegliere l’MVP fra Bullara e Sbarra. Scegliamo quest’ultimo sia perché è un esordiente nelle gare di maxibasket, sia perché ha avuto il merito di condurre la squadra senza sbavature in regia e di mettere a segno pochi minuti dalla fine la bomba e il canestro che hanno chiuso i conti definitivamente.
Ecco la formazione degli azzurri e relativo tabellino
ITALIA OVER 50 – UCRAINA 53-33
Reali 3, Bortolini 5, Sbarra 7, De Angelis, Venturi 9, Solfrini 5, Tirel 5, Bullara 10, Tortù 2, Ponzoni 3, Carera 4.
OVER 45– Senza problemi contro la Croazia di Zupanje la marcia della squadra guidata da Gambini, il coach che da domani avrà il conforto dei consigli di Dan Peterson, nientemeno. Data la modesta caratura degli avversari, sono stati tenuti a riposo Rossini, Gei Gei Capone e Carney. Un unico neo per i nostri: non aver preso sul serio in avvìo i croati, che per quanto sfigati sono pur sempre croati. Un neo piccolo, piccolo, spazzato via poi da una prestazione gagliarda, autorevole, in cui tutti hanno potuto dare il loro contributo. Ha esordito fra l’altro Carletti, della compagine New Basket cara a Luca Allegrini. Ancora una volta è stato prezioso sia in difesa, sia in attacco, innescando dalla sua area il contropiede. E Pino Corvo, a cui assegniamo il titolo di MVP, è stato pronto a raccogliere gli inviti tramutandoli in canestri.
Ecco infine formazione e tabellino degli azzurri
ITALIA OVER 45 – CROAZIA ZUPANJE 92 – 48
Angeli 23, Gray 3, Corvo 14, Zeppa 8, Silvestrin 4, Giannini 9, Delli Carri 9, Carletti 4, Dalla Libera 10, Gigliozzi 8.
Carlo Audino
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