Stato d’animo
«Sereno, quello che ho fatto domenica l’ho fatto per un senso di grande responsabilità nei confronti di Stefano Sardara e della società. Vedere la squadra incapace di giocare la sua pallacanestro mi ha colpito. Ho pensato che dimettermi potesse essere di aiuto per tornare quelli che eravamo prima dell’infortunio di Rok Stipcevic».
Senza Stipcevic è 0-4
«È l’unico insieme ad Hatcher che ha l’esperienza per guidare un gruppo giovane come questo. Purtroppo l’infortunio di Stipcevic e anche quello di Jones ci ha tolto le certezze che avevamo costruito al completo. Tutti i giocatori erano mosci domenica contro Capo d’Orlando».
Fragilità psicologica
«Ci sono molti giocatori giovani, chiamati per la prima volta ad essere giocatori importanti in una squadra importante. Io credo in questo gruppo e nel lavoro che stiamo facendo, ma ci vuole tempo e lo deve capire anche il contesto».
Manca qualcosa?
«Io questo roster lo voglio giudicare quando per un mese lavorereno al completo e allora si potrà valutare il miglioramento dei singoli e del gruppo».
La sua autocritica
«Più autocritica di uno che si dimette a dispetto del contratto sino al 2020! Avessi voluto fare il furbo avrei detto che mancava un giocatore, anziché dimettermi».