I risultati della notte Nba.
Utah-Houston 101-112
I Rockets si confermano macchina da trasferta, record di 11-1, vincendo l’ottava gara consecutiva e fermando la corsa dei Jazz. Partita equilibrata nel primo tempo e si gioca sui ritmi congeniali ai padroni di casa, tanta intensità difensiva, tentativo di abbassare il numero di possessi e basse percentuali. Sul 36-36 a fine secondo periodo Houston inventa un parziale di 13-4 con Harden e Paul che indirizza definitivamente la partita, il terzo periodo finisce 37-20 per gli ospiti e da quel momento scorrono i titoli di coda. La squadra di D’Antoni allunga la propria striscia di vittorie grazie al quintetto, quattro uomini in doppia cifra e un predominio sul perimetro che inizia con James Harden, 29 punti e 3 assist, e continua con Paul e Anderson, il primo in quasi tripla doppia da 18 punti, 9 rimbalzi e 13 assist e il secondo con 23 punti e 5/6 dall’arco. Non c’è bisogno del contributo di Capela, ridotto a 17 minuti per problemi di falli, perché Gobert è ancora arrugginito e i Jazz vicino al canestro non hanno risorse. Mitchell continua a stupire con 26 punti, 4 rimbalzi e 4 assist, Burks e Sefolosha hanno sostanza dalla panchina ma il quintetto di Snyder viene travolto anche a rimbalzo ed è la quinta sconfitta casalinga della stagione.
Brooklyn-OKC 100-95
I soliti Thunder smantellano quanto di buono fatto vedere nella notte precedente e non riescono ad aprire una striscia di vittorie credibile. OKC a dispetto dei nomi del quintetto continua a giocare partite a basso punteggio, a tirare malissimo in trasferta anche se si gioca a Città del Messico e ne approfittano i Nets che prima tornano dal -12 di fine primo tempo, poi in un finale in volata mettono la freccia con una tripla di Crabbe per l’87-85 a 7:21′ dalla fine e gestiscono il finale in maniera più lucida. Brooklyn è anche in piena ristrutturazione, priva di Lin e Russell per infortunio e anche di Trevor Booker finito ai Sixers in una trade prima della partita. Terza vittoria nelle ultime quattro partite per i Nets che tirando appena il 43.8% dal campo portano quattro uomini in doppia cifra e hanno 21 punti, 10 assist e 8/9 ai liberi di LeVert che è un fattore decisivo dalla panchina. Crabbe segna 15 punti con 6 rimbalzi e ai Thunder non basta essere più incisivi a rimbalzo. La squadra di coach Donovan tira con il 29.2% dall’arco, con il 38.8% dal campo e non approfitta nemmeno della lunetta, 12/23 ai liberi. L’assenza di George regala più tiri a Westbrook e Anthony, che non ne approfittano. L’Mvp segna 31 punti con 10/27 al tiro, 8 rimbalzi e 6 assist, l’uomo venuto dalla mela non sembra diverso da quando faceva mugugnare il Garden con 11 punti e 5/20 dal campo. Il solito generoso Adams, 12 punti e 14 rimbalzi, non evita a OKC l’ennesima sconfitta lontano da casa, ora il record in trasferta è 2-10, nessuno squadra fa peggio nella Western Conference.
Philadelphia-LA Lakers 104-107
I Lakers provano in tutte le maniere a buttare la sfida tra le due squadre in piena ricostruzione della Nba. La parte gialla di Los Angeles parte forte, è avanti di 16 a metà terzo periodo e sembra una notte tranquilla per coach Walton. Invece i Sixers rimontano furiosamente andando da Embiid dentro l’area, pareggiano a 2:22 dalla sirena sul 101-101 e ancora il centro a 39 secondi dalla fine segna i due liberi del 104-104. Tira aria di supplementare ma Ingram, migliore marcatore dei suoi, a otto decimi dalla fine riceve uno scarico da Ball e lascia partire la tripla della vittoria che costringe Philadelphia alla seconda sconfitta consecutiva. Con Okafor spedito ai Nets in cambio di Booker, la partita è anche un duello tra le due prime scelte del draft 2016. Simmons gioca una partita offensiva compressa ma è la nuova macchina da triple doppie della Nba, almeno in prospettiva, e chiude con 12 punti, 13 rimbalzi e 15 assist guidando la rimonta nel terzo periodo. Ingram però vince la partita con l’ultimo tiro e con una prestazione da 21 punti, 7 rimbalzi e 6 assist. Entrambe le squadre mandano l’intero quintetto in doppia cifra, Ball viene fischiato a ogni possesso con un trattamento tipico del pubblico di casa ai giocatori dei Lakers e chiude con 10 punti, 8 rimbalzi, 8 assist e 4 stoppate in una prestazione di grande concretezza prima di essere travolto dall’entusiasmo dello stravagante genitore LaVar fuori dagli spogliatoi a fine partita. Dall’altra parte Embiid spazza l’area con 33 punti, 7 rimbalzi e 6 assist ma i Sixers pagano un primo tempo di scarso impatto agonistico.
Phoenix-Washington 99-109
Seconda vittoria consecutiva per i Wizards che trascinati da Beal solo nel finale riescono a piegare i Suns. Si sta a braccetto per tutta la partita, con Washington quasi sempre avanti nel punteggio dal secondo periodo in avanti e Phoenix che rimane attaccata senza riuscire a sorpassare. E’ un parziale di 9-0 a meno di tre minuti dalla fine a cambiare l’inerzia con le firme degli esterni della capitale. Per la settima partita consecutiva gli ospiti sono senza Wall ma Beal dopo i 51 punti segnati a Portland si ripete e ne firma 34 con 4 assist e riceve supporto da Morris che chiude a 21 punti e 6 rimbalzi. I Wizards non hanno molto dentro l’area ma tirano con il 50.6% dal campo e tengono i padroni di casa al 30.4% dall’arco. L’intero quintetto dei Suns è in doppia cifra ma l’infortunio di Booker toglie il punto di riferimento offensivo primario e non bastano un prolifico Warren, 23 punti e 8 rimbalzi, né un Monroe da 15 punti e 5 assist a cambiare la partita. La panchina è praticamente inesistente e per Phoenix è la settima sconfitta nelle ultime dieci gare giocate.
Marco Bonfiglio
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