Fino alla settima partita della stagione, quella persa in casa contro Brescia a causa di una prodezza di Luca Vitali, la Virtus Bologna aveva sempre vinto o perso partire dominate come a Trento oppure combattute fino alla fine come a Milano. In quel momento il gioco espresso da Bologna era superiore alla classifica. È dopo che il gioco è regredito fino a riflettere una posizione di classifica insufficiente. La conferenza stampa di Luca Baraldi è stata durissima e non ha risparmiato, dietro la facciata, nessuno. Il management non ha saputo tenere il gruppo sotto controllo al punto da rendere necessaria la presenza fissa dello stesso Baraldi. Può darsi fosse quello che voleva ma non cambia la sostanza. L’allenatore è in difficoltà: Ramagli non è stato esonerato ma parlare di un coach in totale simbiosi con il club sarebbe falso. Ma la parte più dura è stata riservata alla squadra e non sono state accuse generiche. Baraldi ha detto che un anno fa la Virtus era una famiglia mentre adesso che ha giocatori migliori non lo è. Ha nascosto dietro la mancanza di serenità le prestazioni insufficienti di Aradori ma è il secondo anno consecutivo che Aradori riceve critiche dal proprio club. Era successo a Reggio Emilia con Frosini un anno fa. Aveva parlato di italiani preoccupati solo delle proprie cifre e il riferimento anche a lui era parso chiaro. Solo che quest’anno neppure le statistiche lo difendono. Ha parlato, Baraldi, anche di comportamenti fuori del campo. Un’accusa durissima in una città come Bologna in cui il basket è preso molto seriamente. Ovviamente la società ha colpe: il 4 annunciato per la partita di Milano da Bucci non è ancora arrivato. Alla fine è arrivato Baldi Rossi ma per sostituire Rosselli. Ha migliorato la squadra ma un giocatore continua a mancare. Ci sono in sostanza tre centri ma nessuna ala forte vera di livello. Gentile ha numeri di primo piano ma ha cancellato Aradori mentre maggiore equilibrio servirebbe. Ma quello che ha detto Baraldi è ancora più pesante. Ha detto che la Virtus ha il secondo o terzo budget del campionato. O le cose funzionano o salteranno tante teste. Da qui alla prossima stagione anche tantissime. Ramagli si è salvato adesso. Non merita l’esonero che minacciano da un anno. Ma da oggi la Virtus va considerata sul mercato per un allenatore di prima fascia. Quando investi e sei ambizioso parti sempre da lì. Sarà la prima mossa della Virtus del futuro.