Hamby pugno a Tikvic, la croata è stata dimessa dall’ospedale
Come spesso accade, purtroppo, in questi giorni il basket femminile ha ottenuto visibilità e spazio sui nostri Media per fatti che poco hanno a che fare col gioco. D’altra parte, quanto accaduto sabato sera al Pala Ruffini di Torino non poteva passare inosservato. Negli ultimi secondi della partita vinta nettamente dalla Fixi Piramis sulla Passalacqua Ragusa, il centro di Torino Ivana Tikvic è stata colpita alla nuca da Dearica Hamby, lunga statunitense 24enne da quest’anno in Sicilia.
Portata in ospedale, TIkvic è stata dimessa dopo una notte e una mattinata trascorsa in osservazione, prognosi di 10 giorni. “Siamo scossi e increduli da quanto è successo – ha commentato in una nota la Pallacanestro Torino – condanniamo il gesto violento che ha messo in serio pericolo Ivana Tikvic. Prenderemo i dovuti provvedimenti per tutelare al meglio la nostra tesserata”.
Hamby ha affidato le scuse al proprio procuratore: “Dearica è dispiaciuta per il suo comportamento, per le conseguenze che esso ha comportato nei confronti dell’avversaria, e per aver dato di sé un’immagine che certamente non le appartiene. Purtroppo, come talvolta capita e non dovrebbe mai capitare, men che meno a questi livelli, la concitazione agonistica l’ha spinta su un terreno a lei sconosciuto. Con un gesto ingiustificabile e inammissibile. Ovviamente, Dearica pagherà le inevitabili e giuste conseguenze”.
Anche il presidente della Lega femminile Massimo Protani ha preso posizione in merito alla vicenda: “Le immagini che ci sono arrivate come un secchio di acqua gelida in piena faccia ieri sera non lasciano spazio a giustificazione alcuna. E prima ancora del sottoscritto, va dato atto alla società Virtus Eirene Ragusa della famiglia Passalacqua, che in un comunicato ha preso le distanza dal gesto estremamente violento di una loro tesserata. Assistere con terrore alle ultime battute di una partita di basket, con una giocatrice a terra priva di sensi e con le compagne spaventate, con il pubblico presente in un silenzio surreale, non solo non fa parte del dna di nessuno sport, ma non dovrebbe mai e poi mai accadere. Tanto meno per un colpo gratuitamente violento. Da parte mia personale, di tutto il movimento che mi onoro di rappresentare e dei tanti appassionati che mi hanno scritto con sincera preoccupazione anche solo per chiedermi notizie sullo stato di salute di Ivana Tikvic, giunga forte il messaggio di condanna del gesto. E siccome continuo a essere un inguaribile sognatore, spero di vedere al più presto un abbraccio vero e sincero, intriso di perdono da una parte e di dispiacere dall’altro, tra Ivana e Dearica”.
Oggi la FIP ha determinato l’entità della squalifica di Hamby. “Inibizione per mesi tre fino al 11/03/2018 per aver tenuto un comportamento gravemente violento in fase di gioco, nei confronti di una giocatrice avversaria avendola colpita con un pugno alla parte posteriore del collo causandone la caduta. Immediatamente dopo la caduta nuovamente la giocatrice Hamby ha violentemente colpito la giocatrice Tikvic a terra colpendola con i piedi ed inveendole contro. Tale comportamento gravemente violento ed antisportivo non giustificabile con la competitività sportiva deve ritenersi volontario, intenzionale, doloso e perpetrato a gioco fermo con la giocatrice avversaria a terra. Per l’estrema gravità del fatto, questo giudice nel valutare l’adeguata sanzione da comminare ha preso in considerazione le due fasi in cui il citato comportamento si è verificato oltre alle offese dirette all’avversaria Tikvic”.
Ma la cosa veramente importante è che Tikvic sia tornata a casa e che stia bene. Nei secondi immediatamente successivi al pugno, si era temuto il peggio.
Giancarlo Migliola
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