Come “l’affaire Colangelo”, anche questa storia parte dai social network: DeMarcus Cousins ha tolto il suo “like” alla pagina Instagram dei New Orleans Pelicans. Un’azione insignificante in un mondo sano, ma in quello ormai fuori controllo dell’ entertainment (e la NBA è entertainment), in cui la ricerca della visibilità è spasmodica, un semplice click può avere delle ripercussioni sulle sorti di una franchigia.
Il risultato è stato una serie infinite di illazioni sul futuro di “Boogie” e la quasi certa fine della sua storia con New Orleans. Una storia che era nata tra mille dubbi sulla sua coesistenza con la star Anthony Davis e che invece aveva, tutto sommato, rappresentato un successo sia per i Pelicans che per il centro da Mobile, visto che prima dell’infortunio stava facendo registrare cifre eccezionali (25 punti, 13 rimbalzi e 5 assist di media).
Quale sarà la sua prossima squadra? Le principali candidate sono due: i “soliti” Los Angeles Lakers, sempre alla ricerca di star da cui ripartire verso l’olimpo NBA, ed i Dallas Mavericks.
Il front office di Dallas è ormai da qualche anno sulle tracce di un lungo che rappresenti un punto di riferimento a centro area. Ancora scottati dal “rifiuto” di DeAndre Jordan nel 2015, quest’anno i Mavs hanno lo spazio salariale per riprovare a portare una nome famoso a Dallas e, oltre allo stesso Jordan, l’altro obiettivo è DeMarcus.
Per la verità né Jordan né Cousins sembrano impersonare la stella che cambia il volto ad una franchigia, ma tra i due certamente DMC possiede più talento e potrebbe, risolti i suoi problemi caratteriali (onestamente meno visibili in Louisiana), riportare i Mavs alla post-season.
La ricerca del loro centro tramite la free agency ha, nell’ultima settimana, fatto emergere un rumor di mercato davvero suggestivo. Titolari della quinta scelta al prossimo Draft, i Mavericks sarebbero disposti a cedere la pick, forti del fatto che sia Mohamed Bamba che Jaren Jackson Jr., entrambi probabilmente ancora disponibili dopo le prime quattro chiamate, sarebbero superflui.
Tra i partner possibili ci sarebbero i Boston Celtics, disponibili a intavolare una trattativa per portarsi a casa Bamba e farne il loro centro del futuro. Le solite voci ipotizzano una contropartita composta da Terry Rozier, Jaylen Brown e la scelta numero 27 – per la verità un po’ eccessiva se si considerano i Playoffs giocati dai giovani di Stevens – ma non è escluso che i Mavericks possano accettare una scelta (quella dei Kings del 2019 la più probabile) al posto di Brown e ripartire da un quintetto decisamente interessante con il promettente Dennis Smith, Terry Rozier, Doug McDermott, Harrison Barnes e DeMarcus Cousins, con Dirk Nowitzki a fare da grande “vecchio” dalla panchina.
In caso la trattativa non abbia successo, i Mavericks si potrebbero “accontentare” di Michael Porter Jr., il super talento di Missouri, fermato da un operazione alla schiena per quasi tutto lo scorso anno, ma prototipo dell’ala piccola moderna NBA.
Per avere un quadro più preciso basterà attendere il 21 giugno, la notte del Draft NBA e giorno decisivo per il futuro della squadra texana.