Anno della grande svolta per gli Spurs? Dopo 21 apparizioni ai playoff consecutive, l’estate di San Antonio sembra portare ad un probabile brusco cambio di prospettiva: Kawhi Leonard pare aver rotto definitivamente il rapporto con la franchigia del Texas, al culmine di una tensione tra le parti che dura da tutta la stagione appena trascorsa. Il giocatore ha indicato nei Los Angeles Lakers la sua destinazione preferita via trade. La palla passa ai texani che dovranno scambiare il loro numero 2 con le squadre che potrebbero fare la migliore offerta (i nomi sono quelli delle due squadre di Los Angeles, dei Celtics, dei Sixers, dei Nuggets). Da quanto filtrato via stampa, gli Spurs stanno tentando di ricucire il rapporto con i californiani, ma la differenza tra domanda ed offerta è ancora piuttosto sensibile. In alternativa, i texani potrebbero scambiare il giocatore con una squadra ad Est anche se, parola di questi ultimi giorni del guru del mercato NBA Adrian Wojnarowski, gli Spurs non hanno chiuso la porta ad una trattativa con i Lakers che infatti sembra essere ripartita nelle ultime ore.
Questo potrebbe far partire un effetto a catena, con i tanti dubbi sul ritiro che accompagnano Manu Ginobili e le voci che sono subito partite in questi giorni per uno scambio del 38enne Pau Gasol che ha ancora 2 anni di contratto.
La costante che ha caratterizzato in tutti questi anni gli Spurs è stata la continuità, da sempre rappresentata da Gregg Popovich e dal gruppo Duncan/Ginobili/Parker, con quest’ultimo in chiaro declino e quasi certo della non riconferma, visto il contratto in scadenza questa estate. La partenza di Leonard potrebbe portare gli Spurs ad una situazione che non avevano più vissuto dai tempi della scelta di Tim Duncan: quella della ricostruzione.