Alla fine LeBron James ha scelto i Los Angeles Lakers: il campione ha lasciato Cleveland per firmare un contratto che lo legherà alla franchigia californiana per quattro stagioni e che gli frutterà 154 milioni di dollari. Alla fine “Magic” Johnson trova il suo “franchise player”, l’atleta intorno al quale costruire nuove fortune ed accorciare i tempi della ricostruzione. I Lakers rimangono inoltre in pole position per la firma di DeMarcus Cousins, il centro dei Pelicans che sembra indeciso sul da farsi: rimanere in Louisiana o tornare ad ovest? La firma di James potrebbe spingerlo verso Los Angeles…
Prima del “colpo” californiano, l’inizio della “free agency” era apparso un po’ sotto tono rispetto al passato. DeAndre Jordan aveva salutato i Clippers e, dopo un lungo corteggiamento, aveva accettato l’offerta dei Dallas Mavs per un anno e 24,1 milioni di dollari, e Trevor Ariza aveva lasciato Houston per accettare i 15 milioni offerti da Phoenix per la sola prossima stagione, “un’offerta che non si può rifiutare”.
La maggior parte dei nomi di spicco però ha deciso di rimanere nelle squadre in cui ha disputato la scorsa stagione:
- Kevin Durant si è accordato con i Warriors per un biennale 61,5 milioni, con il secondo anno in “player option” (nel 2017 aveva accettato una riduzione da 10 milioni per permettere ai Warriors i rinnovi a Andre Iguodala e Shaun Livingston);
- Chris Paul ha firmato un quadriennale da 160 milioni con gli Houston Rockets;
- Paul George ha deciso di restare agli Oklahoma City Thunder per quattro anni e 137 milioni;
- Nikola Jokić ha ottenuto un quinquennale da 148 milioni dai Denver Nuggets;
- Will Barton torna anche lui a Denver per quattro anni e 54 milioni.
Ecco il dettaglio dei rinnovi e delle estensioni di contratto per gli atleti di “cabotaggio” inferiore:
- Jerami Grant, contratto triennale da 27 milioni per rimanere agli Oklahoma City Thunder;
- Doug McDermott, contratto triennale da 22 milioni per passare agli Indiana Pacers;
- Ersan Ilyasova contratto triennale da 21 milioni per trasferirsi ai Milwaukee Bucks;
- Fred VanVleet contratto biennale da 18 milioni per continuare a indossare la maglia dei Toronto Raptors;
- Joe Harris, contratto biennale da 16 milioni per restare ai Brooklyn Nets;
- Aron Baynes, contratto biennale da 11 milioni per continuare a indossare la casacca dei Boston Celtics;
- Rudy Gay, contratto annuale da 10 milioni e resta ai San Antonio Spurs;
- Ed Davis, contratto annuale da 4,4 milioni per cambiare costa e giocare con i Brooklyn Nets;
- Glenn Robinson III, contratto biennale da 4 milioni (secondo anno in team option) per passare ai Detroit Pistons;
- Gerald Green, contratto annuale da 2,4 milioni per tornare agli Houston Rockets;
- Derrick Rose, contratto annuale per provare a tornare grande coi Minnesota Timberwolves;
- Nik Stauskas, contratto annuale al minimo per lasciare i Sixers e giocare con i Portland Trail Blazers;
- Luke Kornet, contratto annuale per rimanere ai New York Knicks;
- Omri Casspi, contratto annuale per passare ai Memphis Grizzlies;
Da segnalare – come anticipato ieri – anche la firma di Marco Belinelli che, dopo un lungo peregrinare, è tornato alla squadra in cui aveva trovato le migliori soddisfazioni, i San Antonio Spurs. Per lui un bel contratto biennale da 12 milioni di dollari…ma è evidente che in questo caso il denaro non è stato la priorità.