Solo due settimane fa, parlando per l’ennesima volta del matrimonio Kevin Durant-Golden State Warriors ad ESPN Radio, il Commissioner Adam Silver non si era detto troppo preoccupato, definendola “un’aberrazione”. Alla luce di quanto accaduto la scorsa notte forse dovrà rivedere le sue considerazioni: i Warriors si sono portati a casa DeMarcus Cousins (contratto annuale da 5,3 milioni di dollari), uno dei pezzi più pregiati dell’intera free agency estiva. Una squadra che aveva già vinto un titolo contando sui “big three” Stephen Curry-Klay Thompson-Draymond Green è passata prima ai “big four” con l’arrivo di Durant, ed ora al quintetto completo con Cousins: li chiameremo Golden Stars Warriors?
Se la Dinastia godeva di ottima salute come testimoniato dal sonoro 4 a 0 imposto nelle Finals ai Cleveland Cavs di LeBron James, ora pare possa durare ancor più a lungo, di fatto togliendo un po’ di interesse ad un campionato che, grazie alle regole sul salary cap e sulla “lotteria” era riuscito a garantire un costante ricambio al vertice.
Altre firme della giornata:
- Aaron Gordon rinnova con gli Orlando Magic per quattro anni e 84 milioni di dollari
- Derrick Favors ritorna agli Utah Jazz per due anni e 36 milioni
- Avery Bradley rinnova ai Los Angeles Clippers per due anni e 25 milioni
- Julius Randle ai New Orleans Pelicans con un biennale da 18 milioni
- J.J. Redick rimane ai Philadelphia 76ers per un anno e 13 milioni
- Seth Curry firma per due anni coi Portland Trail Blazers
- Nerlens Nöel passa agli Oklahoma City Thunder per due anni
- Mario Hezonja diventa un New York Knick per un anno e 6.5 milioni
- Anthony Tolliver ai Minnesota Timberlwolves per un anno a 5milioni
- José Calderón ai New York Knicks con un contratto da un anno e 2.4 milioni
- Rajon Rondo ai Los Angeles Lakers per un anno
- Mike Scott ai Los Angeles Clippers per un anno
- Elfrid Payton ai New Orleans Pelicans per un anno
- Salah Mejiri torna a Dallas per un anno