ITALIA – GRAN BRETAGNA 79-63 (28-14, 50-28; 66-42)
ITALIA: Czumbel 16 (4/5, 1/4), Palumbo 10 (1/1, 2/4), Miaschi 22 (8/12, 2/6), Ladurner 2
(1/3), Grant 3 (1/1, 0/2); Laganà 8 (2/5 da 3), Guerrieri 2 (1/3), Dellosto 4 (2/2, 0/1), Da Campo 5
(2/2), Graziani 4 (2/3, 0/3), Cipolla 3 (1/1 da 3), Ianuale. All.: Capobianco.
GRAN BRETAGNA: Round 9 (2/2, 1/10), Robinson 21 (2/5, 5/16), Donaldson 3 (0/1, 1/2),
Emeka-Anyakwo (0/1, 0/1), Kitenge 2 (1/3); Banks 6 (1/1, 1/3), Okros (0/1 da 3), Sulaiman 9
(1/4, 2/3), Low 10 (2/2, 2/3), Evbuomwan 3 (1/1). Ne: Powell. All.: Keane.
ARBITRI: Weidmann (Campobasso), Capozziello (Brindisi), Grappasonno (Lanciano).
NOTE: infortuni, nella Gran Bretagna, per Okros (botta alla testa ricadendo sul parquet) al 13’09”,
non più rientrato, e per Sulaiman (problema alla spalla destra) al 33’21”, rientrato. Fallo
antisportivo a Robinson (Gran Bretagna). Tiri liberi: Italia 11/16; Gran Bretagna 7/15. Rimbalzi:
Italia 31 (Graziani 7); Gran Bretagna 31 (Robinson ed Emeka-Anyakwo 5). Assist: Italia 17
(Czumbel 4); Gran Bretagna 11 (Round 3). Progressione punteggio: 13-7 (5’), 38-22 (15’), 61-30
(25’), 68-47 (35’). Massimo vantaggio: Italia 31 (61-30); Gran Bretagna 3 (4-7).
La continuità di Miaschi, in doppia cifra al pari degli altri esterni Czumbel e Palumbo, è la chiave di volta del successo all’esordio contro la Gran Bretagna per l’Italbasket under 18 di coach Andrea Capobianco. Di fronte ad un’avversaria che prova, con forza, a basare il suo gioco su una transizione spinta, gli azzurri riescono – dopo un avvio all’insegna dell’equilibrio – a prendere margine doppiando i propri avversari già alla fine del primo quarto. L’attacco risponde al meglio anche nel secondo periodo, poi, nel terzo e nel quarto quarto i ritmi
divengono più compassati col pensiero che, necessariamente, finisce sull’Ucraina prossima avversaria del team azzurro.
«Sarà una partita completamente diversa – il commento dello stesso Capobianco – perché, se la Gran Bretagna ha dimostrato cosa vuol dire contropiede, transizione offensiva, con tutti i giocatori che possono giocare dentro e fuori e lo hanno fatto con grandissima intensità, l’Ucraina è formazione più strutturata e dovremo essere bravi a rompere le loro situazioni. Hanno giocatore con ruoli ben determinati e ci troveremo davanti ad una situazione totalmente differente. Lo abbiamo voluto perché anche agli Europei ci troveremo a fare i conti con situazioni di tipologia opposta un giorno dopo l’altro».
Vincenzo Ciccone