Di gare particolari l’NBA ne ha viste molte, ma poche sono state strane come quella giocata l’8 novembre 1978 ed il 23 marzo 1979. Già il fatto che UNA partita venga disputata in DUE giorni è un primo indizio, ma per scoprire tutte le anomalie non resta che leggere di seguito.
L’8 novembre del 1978 al Rutgers Athletic Center di Piscataway, New Jersey, i Nets ospitavano i Philadelphia 76ers nella quattordicesima partita della stagione. Il gruppo allenato da Kevin Loughery partì forte grazie ai canestri di Bernard King, sensazionale realizzatore al secondo anno in NBA, e della guardia Eric Money. I Sixers, però, squadra coriacea che aveva raggiunto le Finali due stagioni prima, cominciò a serrare le fila e con una difesa a volte oltre il limite del regolamento si riportò a contatto. Nel terzo quarto i Nets stavano tentando di mantenere il controllo quando King si lanciò a canestro e venne ostacolato da Steve Mix, spigoloso centro di riserva di Philadelphia. L’arbitro Roger McCann fischiò un fallo in attacco e l’atleta protestò vigorosamente, dimentico del fatto di avere già un fallo tecnico sulle spalle: McCann gliene affibbiò un secondo che si traduceva nell’automatica espulsione.
Sulla via degli spogliatoi il campione mollò un calcio ad una sedia, facendola volare: l’altro arbitro, Richie Powers, fischiò a King il terzo fallo tecnico e dalla panchina arrivò di corsa l’allenatore dei Nets, inviperito. Powers era uno dei direttori di gara più inclini al fischio del fallo tecnico e Kevin Loughery era uno dei coach più proni a riceverlo… in un attimo pure Loughery si trovò con tre “T” e l’espulsione, mentre alcuni protestavano ed altri tentavano di ristabilire la calma in una partita che tutto sommato fino a quel punto non aveva visto grandi motivi di discussione.
Il gioco riprese: al posto di Loughery in testa alla panchina dei Nets si piazzò l’assistente allenatore Phil Jackson e le due squadre lottarono duramente in un finale punto a punto. Quarantotto minuti non furono sufficienti a decretare la vincitrice e nemmeno 53: nel secondo tempo supplementare Philadelphia riuscì a produrre quel qualcosa in più che le garantì il risicato successo per 137 a 133, rendendo vani i 42 punti di John Williamson ed i 37 di Eric Money.
I Nets però erano piuttosto contrariati per il trattamento ricevuto dalla coppia arbitrale e spedirono immediatamente un reclamo agli uffici dell’NBA. Larry O’Brien, “commissioner” a cui è stato intitolato il trofeo che oggi premia i campioni NBA, lo accolse e sospese l’arbitro Powers per cinque partite per “non aver saputo seguire le procedure della lega”. Decretò inoltre che dal momento dell’espulsione di King la gara non doveva essere considerata valida e che quindi gli ultimi 17 minuti e 50 secondi dovessero venir rigiocati. Per esigenze di programmazione si decise di fissare la data al 23 marzo 1979 allo Spectrum di Philadelphia, e non rimase che attendere la data prevista.
A complicare le cose, nel frattempo 76ers e Nets misero in piedi uno scambio che vide coinvolti quattro atleti: Harvey Catchings e Ralph Simpson presero la strada del New Jersey, Eric Money e Al Skinner fecero le valige alla volta di Philadelphia. Tutto ok? Certo, ma il 23 marzo i quattro avrebbero terminato la partita con una maglia diversa da quella con cui l’avevano iniziata!
Quando arrivò il gran giorno, per tutti fu piuttosto strano riprendere una partita già terminata, ed i sorrisi e le battute si sprecarono. “Passami la palla” gridava Darryl Dawkins a Catchings, che ora vestiva la maglia dei Nets… i Sixers erano in un momento migliore mentre i Nets venivano da otto sconfitte nelle ultime dieci gare: il risultato della partita era piuttosto scontato a quel punto e Philadelphia vinse per 123 a 117 la gara che a novembre…aveva già vinto. Quello che ci perse di più fu Eric Money che negli ultimi 17 minuti e 50 della prima sfida aveva segnato 18 punti per un bottino complessivo di 37. Giocando per i Sixers (ai quali era finito nello scambio) ne realizzò solo 4 e quindi nei libri dell’NBA quei 14 punti sono finiti…nel nulla, ricordati solo nel tabellino dei quotidiani. Ancor oggi Eric Money è l’unico atleta ad aver segnato punti per entrambe le squadre nella stessa partita…
Terminato il “recupero” della gara di novembre, le squadre diedero vita alla sfida regolarmente programmata per quel giorno: per tre quarti furono i Nets a tenere in mano il “pallino” del gioco, ma negli ultimi 12 minuti, sospinti dalla stella Julius Erving, i 76ers piazzarono un parziale di 37 a 19 che gli valse la vittoria. Money segnò altri 15 punti per Phila che diventava la prima squadra ad aver vinto due incontri nella stessa serata, mentre i Nets ovviamente erano i primi ad averne persi due.
Sixers e Nets si qualificarono per i playoffs, e nemmeno a farlo apposta si trovarono di fronte al primo turno nella “miniserie” al meglio delle tre partite. Indovinate chi vinse…