Donovan Mitchell, ormai uomo copertina degli Utah Jazz, è il primo ad abbracciare Grayson Allen, scelto alla numero 21 dalla franchigia con base a Salt Lake City . Siamo nella notte del Draft e questo è sicuramente il miglior biglietto da visita possibile per il ragazzo da Duke, accompagnato da una reputazione non proprio integerrima nella sua carriera universitaria. A vederlo parrebbe il classico ragazzetto bianco con un buon tiro, magari un po’ soft e che cerca di evitare i contatti fisici. Nulla di più lontano dalla realtà! Allen è un tiratore eccellente (38% in carriera da 3), ma è conosciuto soprattutto per la sua fama da “dirty player”. Più volte è stato sorpreso a scalciare o ad allacciarsi al diretto avversario, guadagnandosi anche una partita di sospensione per comportamento scorretto inflittagli dal suo stesso allenatore Mike Krzyzewski, indispettito anche dai suoi frequenti attacchi d’ira in panchina. “Sono consapevole di non essere un personaggio facile”, ha dichiarato Allen dopo aver già battibeccato in Summer League con Trae Young, “Ma questa è pallacanestro…è uno sport maschio ed io non mi tiro indietro. Sono certo che non ci vorrà molto per far innamorare il pubblico dello Utah che apprezzerà la mia passione per il gioco ed il modo in cui combatterò per la città . Quando scendi sul parquet con il fuoco della competizione che ti arde dentro non puoi che essere rispettato”. Ed il feeling con il popolo mormone non stenterà a decollare, visto che quelli della Vivint Smart Home Arena sono tra i fans più scorbutici, caldi ed appassionati della lega, un po’ come il nuovo rookie da Duke. La sua pessima fama spesso fa dimenticare le sue qualità cestistiche. Qualcuno lo paragona a JJ Redick, ma il ragazzo da Jacksonville pare più completo in molti aspetti del gioco. Allen è un atleta migliore ed è superiore a rimbalzo, negli assists ed a segnare in traffico. E’ stato uno dei 5 giocatore di Duke a viaggiare ad almeno 1900 punti, 400 rimbalzi e 400 assists, insieme a Grant Hill, Jon Scheyer, Danny Ferry e Johnny Dawkins, ma soprattutto ha lasciato il segno nella finale NCCA del 2015 vinta in rimonta dai ragazzi di Krzyzewski per 68-63 contro Wisconsin. Sotto per 48-39 a 13 minuti dalla fine, Allen segnò una tripla ed un gioco da 3 punti in 60 secondi, frustrando il tentativo di fuga degli avversari ed essendo poi decisivo con 16 pesantissimi punti in 21 minuti sul parquet. Lo stesso Mitchell ne aveva sponsorizzato la scelta sottolineando quando fosse stato duro affrontarlo al college e quanto sarebbe stato bello averlo dalla propria parte della barricata. Siamo pronti a scommettere che , dopo John Stockton, Jeff Hornacek e Gordon Hayward, un altro atleta bianco riuscirà ad infiammare i caldi cuori della gelida Salt Lake City.