Sono sempre Danilo Gallinari e Marco Belinelli a rappresentare il Bel Paese nella NBA: i due scudieri azzurri però affronteranno la stagione 2018-19 con obiettivi diversi.
Per Gallinari quello alle porte sarà un campionato particolare: quella ai Clippers, dopo aver firmato un importante triennale da 65 milioni, non è stata infatti un’esperienza esaltante e la speranza è che finalmente i guai fisici siano solo un brutto ricordo. Appena 21 le presenze in maglia Clippers la scorsa stagione, con i losangelini che hanno pagato a caro prezzo la sua assenza virando verso la ricostruzione dopo aver lasciato partire sia Blake Griffin a febbraio che DeAndre Jordan nella sessione estiva della free agency. Difficile capire ora quale ruolo reciteranno i rinnovati Clippers di coach Doc Rivers nella giungla dell’Ovest, di sicuro però se si vorrà emergere dall’anonimato servirà tutto il talento di Danilo Gallinari. Il nativo di Sant’Angelo Lodigiano avrà minuti e responsabilità e questa nuova sfida, in una squadra che al momento sembra non avere nulla da perdere, potrebbe rivelarsi piena di sorprese positive.
Discorso diverso invece per Marco Belinelli che ritorna da coach Gregg Popovich in quel di San Antonio dopo la positiva esperienza a Philadelphia come sesto uomo. Il Beli va in un sistema che conosce a memoria e con cui si è laureato campione nel 2014, avrà sicuramente un ruolo importante in uscita dalla panchina e l’aver già lavorato con Popovich sarà sicuramente un vantaggio non da poco a suo favore. In questi anni Belinelli ha dimostrato di poter essere un fattore importante per la propria squadra agendo da sesto uomo in grado di contribuire con punti pesanti, questa che sta nascendo in Texas è la situazione ideale per allungare la sua carriera in NBA e scrivere un altro importante capitolo nuovamente in maglia Spurs.