‘The red carpet of streetball’ questa è la scritta che aleggia sopra il playground di Dyckman Park, fantastico campo attorno alla 207 St in zona Inwood, ultimo baluardo cestistico dell’isola di Manhattan. La scritta compare anche ai bordi del campo, incisa sull’asfalto, ed incarna perfettamente lo spirito di un playground che ha raccolto negli ultimi 2-3 anni la pesantissima eredità del Rucker Park.Il torneo NY vs. NY, dopo una settimana di pausa, riprende con i quarti di finale e l’atmosfera tende a cambiare quando le gare diventano in-and-out. Si comincia con la sfida tra Watson e West 4th e a dirigere letteralmente la gara è il playmaker della squadra di Manhattan. Josiah Lewis regala 3 assist no look nei primi 5 minuti di gara e apparecchia la tavola per un possibile upset, anche grazie all’aiuto del suo ricevitore preferenziale Brandon Weston che chiuderà la partita a quota 19 punti. Ma è proprio il giocatore numero 30 in maglia azzurra a subire nel finale la stoppata che decide la gara sul 58-60. L’eroe di serata diventa così ‘Cece’ che, dopo non aver neanche messo piede in campo nelle gare precedenti, manda la rappresentativa del Bronx in semifinale. Nel successo di Watson c’è anche lo zampino del solito Dashawn Davis che piazza 23 punti e prosegue la sua campagna per il premio di MVP del torneo. Mentre ‘Cece’, intervistato a centrocampo dopo la sirena, dichiara: ‘I have to earn my minutes, and tonight I did it’. Neanche il tempo di realizzare la prima, definitiva, eliminazione del torneo che la folla comincia ad aumentare a dismisura, al momento della palla a due tra Lincoln e Tri-State non c’è un singolo posto libero, ne a sedere ne in piedi. Spettatori assiepati in ogni spazio possibile, ragazzini seduti sui rami degli alberi attorno al campo, addirittura gente seduta sui tetti delle auto parcheggiate fuori dal campo. Nonostante la seconda partita sia chiaramente quella di cartello, la situazione mi sembra eccessiva per un quarto di finale, ma la spiegazione arriva in pochi minuti. Per l’occasione la squadra del Queens ha deciso di sfoderare l’artiglieria pesante e così debutta nel torneo Kofi Cockburn, giocatore giamaicano trasferitosi da 2 anni a NY per inseguire il sogno NBA. Parliamo di una montagna umana di oltre 2 metri al momento considerato uno migliori 25 junior della nazione che ha appena deciso di spendere l’ultimo anno di High School nella leggendaria Oak Hill Academy, in compagnia di Cole Anthony. La gara è senza storia dal primo all’ultimo minuto, Tri-State non riesce neanche a mettere piede in area. A rimbalzo è una lotta davvero impari e il solo Tyler Bourne, dall’alto dei suoi 180 centimetri scarsi, riesce a tenere a galla i suoi per poco più di 20 minuti. Per il playmaker di Tri-State a fine serata saranno 25 i punti a referto. Kofi Cockburn invece non deve neanche mettere le marce alte, chiude la gara con 12 punti 8 rimbalzi e 4 stoppate, ci pensa Alejandro Vasquez a crivellare la retina e a brutalizzare il ferro di Dyckman Park.
Quarantott’ore dopo stesso campo, ma posta in pallio che cresce, stavolta si gioca per accedere all’atto conclusivo del torneo. Si comincia dal piatto principale, la riedizione della scorsa finale: da una parte i campioni in carica di Gersh, dall’altra Lincoln a caccia della redenzione dopo lo sciagurato finale dello scorso anno. La squadra del Queens però deve fare a meno del suo totem Cockburn e trova anche la serata storta al tiro di Vasquez che stavolta non riesce a trascinare i suoi. I ragazzi di Brooklyn invece sono una squadra solida e rodata, vanno in doppia cifra in 4 e guidati dal talento di Jaquan Carlos si guadagnano la possibilità di difendere il titolo. Nella seconda semifinale tocca alla squadra di casa sfidare Watson per approdare in finale. Dashawn Davis gioca l’ennesima ottima gara dell’estate, ma Dyckman trascinata dal pubblico di casa e dalla stratosferica prestazione dei suoi due lunghiriesce a spuntarla in rimonta. Alla sirena 17 punti per il numero 33 in maglia verde, ma dall’altra parte ce ne sono 22 di Joel Soriano e 18 di Zach Freemantle che mettono a referto anche 16 rimbalzi e 5 stoppate in combinata. Saranno quindi i due quartieri più rappresentativi della storia cestistica newyorkese a giocarsi la corona della Grande Mela. Harlem, con la nuova generazione di Dyckman Park, avrà la possibilità di nobilitare ulteriormente la sua gloriosa storia. La squadra di Brooklyn invece potrà mettere a tacere definitivamente le chiacchiere di un successo del 2017 considerato con l’asterisco per l’assenza di 2 squadre e di alcuni dei migliori prospetti della città. Nike ovviamente ha deciso di cambiare un’altra volta scenario e di tornare nella Mecca dei playground. L’atto conclusivo di NY vs. NY avrà luogo al leggendario Rucker Park e l’azienda dello swoosh ha già dichiarato che sarà una serata piena di sorprese: prevista la presenza di alcune stelle NBA, ma potrebbe arrivare anche la ciliegina sulla torta con la presenza in campo, per la prima volta nel torneo, di Cole Anthony.
Manca solo una gara, solo altri 40 minuti e sapremo quale borough potrà ritenersi il re di New York per i prossimi 12 mesi.