Continua la migrazione di allenatori europei che provano ad attraversare l’Oceano in cerca di fortuna nella Nba. I Toronto Raptors hanno deciso di affiancare Sergio Scariolo al nuovo coach Nick Nurse con il ruolo di vice allenatore, raggiungendo Ettore Messina e Jordi Fernandez, rispettivamente a San Antonio e Denver. Nello Utah invece, con le stesse mansioni non ci sarà più Igor Kokoskov, promosso come capo allenatore ai Phoenx Suns. Kokoskov era stato il pioniere degli allenatori del vecchio continente, ingaggiato come assistant coach dai Los Angeles Clippers nel lontano 2000 a soli 28 anni ed ora è il primo ad arrivare al ruolo di head coach. Il posto lasciato vacante dall’ ex selezionatore della Slovenia campione d’Europa è stato preso da Fotis Katsikaris, primo allenatore greco di nascita a sbarcare negli States. Un’altra prima volta dunque, ma tutt’altro che casuale. Gli Utah Jazz sono probabilmente la squadra meno americana della lega e il suo allenatore Quin Snyder è molto attento alle vicende nostrane. Dopo aver conosciuto Ettore Messina nella sua esperienza ai Lakers infatti, Snyder ha seguito il coach italiano in Russia al Cska Mosca, cercando di completare la sua formazione ed apprendendo concetti che poi gli sarebbero tornati utili al ritorno negli Stati Uniti. I suoi Jazz giocano pochi isolamenti e soprattutto una difesa che ricorda molto quella di parecchie squadre di Eurolega. Ed allora chi meglio di un allenatore con una ventennale esperienza tra i parquet di mezza Europa può lavorare tra francesi, svizzeri, svedesi, australiani, brasiliani e spagnoli? Fotis Katsikaris a 23 anni era un playmaker che studiava economia negli Stati Uniti e non aveva nel basket la sua priorità. L’ incontro con il grande Kresimir Cosic gli ha cambiato la vita e ha tracciato il suo futuro, prima da giocatore e poi da allenatore nell’ Aek Atene. “Cosic mi ha convinto a non abbandonare il basket ed è stato un grande maestro. E’ stato uno dei primi a riconsiderare il ruolo del centro, facendolo diventare quasi un secondo playmaker e portandolo molto spesso a stazionare sul perimetro. Praticamente un precursore dei tempi moderni”. Ivkovic e Sakota sono stati altri due personaggi che lo hanno indirizzato verso la carriera di allenatore, iniziata ad Atene e proseguita in Russia, Spagna, Israele e come selezionatore delle nazionali della Grecia e della Russia stessa. Ma l’esperienza che ricorda con maggior affetto è stata quella a Bilbao, dove ha raccolto una squadra praticamente retrocessa trascinandola ad una partita dai playoffs e ha raggiunto le final four di Eurocup, mentre l’anno seguente è arrivata una storica finale per il titolo persa contro il Barcellona di Ricky Rubio e Joe Ingles, che ritroverà ai Jazz e che gli hanno dato il virtuale benvenuto nel nuovo team ricordando scherzosamente l’episodio sui social network. Il greco troverà uno degli allenatori più preparati della lega ed una squadra emergente con due giovani stelle come Donovan Mitchell e Grayson Allen pronti ad esplodere. Insomma, l’ambiente ideale per imparare e perché no, spiccare il volo imitando il proprio predecessore Igor Kokoskov.