«Le attenzioni della gente? Mi fanno piacere, ma a me gratifica farla divertire. Io sono contento se la gente viene volentieri a vedere le partite di Varese e torna a casa soddisfatta perchè ha visto una squadra battersi al massimo delle sue possibilità». Così Attilio Caja si schermisce dall’entusiasmo dei tifosi dell’Enerxenia Arena che lo hanno eletto “capopopolo” dopo la sua performance al microfono, non senza momenti di ilarità («Quando la gente non sta bene va dal dottore; io per scaricarmi vado da Avramovic, ogni tanto anche mia moglie mi dice “guarda che non sono Avramovic”»; oppure «Tutti i giocatori sono stati prime scelte; qualcuno come Moore. Archie e Scrubb ha accettato subito, c’è invece uno che si è fatto corteggiare più di due mesi… Ma se Antonio Iannuzzi renderà per metà di quel che ci ha fatto penare saremo soddisfatti»). E dopo una considerazione importante sull’Europa («Ce la siamo conquistata sul campo, nella vita non bisogna mai rinunciare ai diritti acquisiti; ma adesso voi tifosi non lasciateci soli il mercoledì sera») ecco l’Artiglio-pensiero sulla stagione appena iniziata: «Ripartiamo dallo stesso staff tecnico e dallo zoccolo duro di cinque conferme che aiuterà i nuovi nel modo di stare in campo ed essere squadra; inoltre c’è una società solida e ben organizzata e un pubblico che è un valore aggiunto per il suo calore. Toccherà a noi confermati far capire ogni giorno ai nuovi quel che società, allenatore e tifosi si aspettano; speriamo che possano adeguarsi in fretta ed entrare in quest’ordine di idee». Applausi per il coach ma anche per Andrea Conti, alla sua prima uscita pubblica davanti ai tifosi biancorossi che hanno applaudito pure il suo predecessore Claudio Coldebella, inserito da Caja nell’elenco dei protagonisti della passata stagione e in parte di quella attuale per aver impostato 8 decimi della campagna acquisti. «Non siamo venditori di fumo, perchè per filosofia Varese è una società concreta – afferma il nuovo d.g. -. Nella scorsa stagione è stato fatto un lavoro eccellente, la certezza per la continuità è la mole di lavoro che svolgerà Attilio Caja dopo aver portato al sesto posto una squadra partita per salvarsi. Ài tifosi chiedo supporlo ed entusiasmo costante, che a questa città non manca; a noi spetta lavorare forte in palestra per alimentarlo il più possibile». Entusiasmo e disponibilità al lavoro sono le parole d’ordine da parte di tutti i giocatori, ad iniziare da capitan Ferrerò: «Sappiamo che tanti tifosi ci guardano, ma siamo carichi per iniziare questa nuova avventura emozionante. Abbiamo confermato metà squadra della stagione passata, ma tutti noi siamo accomunati dall’energia che vogliamo mettere in campo. Costruiremo un’identità importante basata su lavoro e impegno quotidiano, vogliamo metterla in campo sulla base delle idee del coach e con la voglia di alimentare il calore del pubblico». Sulla stessa lunghezza d’onda l’applauditissimo Aleksa Avramovic: «Sono contento di rivedere tutti, l’obiettivo stagionale è quello di fare ulteriori passi avanti; abbiamo costruito un’ottima squadra, siamo pronti a lavorare forte tutti i giorni con un ottimo allenatore come Attilio Caja a guidarci per vivere un’altra stagione ricca di emozioni». Chiusura per Matteo Tarnbone, il più in l’orma di tutti visti i 15 giorni di lavoro con la Nazionale Sperimentale: «Una bella esperienza che mi sarà molto utile, sono stati allenamenti intensi che mi aiuteranno ad essere già pronto ai ritmi elevati del coach. Squadra più lunga ma anche più forte, siamo pronti per il doppio impegno campionato-coppa con difesa e contropiede che saranno i nostri punti forti».
Fonte: La Prealpina