Quarto capitano diverso per la Pallacanestro Cantù nelle ultime quattro stagioni. Se nell’Acqua Vitasnella (campionato 2015-2016) del trio di coach Corbani-Brienza-Bazarevich i gradi erano (idealmente) al braccio del comasco Awudu Abass, nella Red October 2016-2017 targata Kurtinaitis-Bolshakov-Recalcati erano stati invece assegnati all’americano di passaporto italiano Craig Callahan, mentre in quella 2017-2018, sostanzialmente da attribuire per intero al tecnico Marco Sodini, la fascia era stata recapitata allo statunitense Jeremy Chappell, ecco che la Red October prossima ventura al campionato sotto le insegne di Evgeny Pashutin ha rintracciato nel ventinovenne statunitense naturalizzato nigeriano Ike Udanoh l’uomo-guida ideale. Ed è lo stesso allenatore russo a motivare la decisione: «Ike è un leader, un giocatore carismatico e che può trascinare la squadra La scelta è stata condivisa con tutto lo spogliatoio, i suoi compagni lo hanno riconosciuto subito come leader e questa è davvero una cosa molto bella, da non sottovalutare. Se si vuole ragionare come una squadra, è importante che tale decisione venga condivisa e apprezzata da tutti. Questo è il primo passo per avere un gruppo unito». Intanto, a proposito di “unione”, c’è una grana a Torino con la rottura tra la squadra della Fiat e l’Usa Royce White. A uffcializzarlo in una nota è la stessa società piemontese: «Esiste un conti-atto regolarmente firmato. La società è abituata a rispettare i contratti, sempre e comunque, ma pretende che anche gli altri lo facciano. Pertanto, dopo aver più volte sollecitato l’arrivo del talentuoso americano e aver finora pazientato e tollerato le continue dilazioni, oggi, di fronte al protrarsi di una situazione di totale incertezza ormai irreversibile, essa si vede costretta – per imprescindibili ed evidenti ragioni tecniche e di immagine – a escludere White dal roster». Infine, da segnalare che Andrea Crosariol, la scorsa stagione a Cantù, ha firmato un biennale con Piacenza in A2 «Il presidente e la sua voglia di avermi in squadra mi hanno convinto – spiega Crosariol. -. Anche il colloquio con il coach mi è piaciuto: ha compreso bene la mia situazione, entrambi sanno cosa posso dare alla squadra anche in termini di esperienza. È una bella sfida arrivare sì in una neopromossa, ma con belle ambizioni e una buona società dietro, due aspetti non scontati viste le difficoltà di questi tempi».
Fonte: La Provincia di Como