Dopo il terremoto dell’addio a Royce White, l’Auxilium Fiat inizia a fare sul serio raggiungendo Bormio per il primo vero giorno di ritiro. La partenza dell’ala statunitense è già un ricordo, se non per i tifosi – ancora in attesa di un sostituto all’altezza – almeno per la squadra che da oltre una settimana non pensa ad altro che al campo. Agli ordini di Paolo Galbiati, coach protagonista della storica Coppa Italia, conferme e nuovi arrivati di quest’estate si stanno concentrando sugli schemi difensivi, priorità ricordata anche il giorno del raduno in vista del campionato. Nonostante le numerose difficoltà, figlie di assenze e piccoli infortuni che hanno rallentato il lavoro. «Senza un 4 titolare e in attesa del rientro di David Okeke, il suo naturale sostituto, stiamo facendo po’ di fatica a coprire il ruolo. Fin qui abbiamo risolto con la grande disponibilità dei giocatori ad allenarsi anche fuori posizione. Ci ha rallentato solo qualche leggero acciacco, naturale in questa fase. Durante il ritiro vedremo di aumentare i carichi di lavoro, ed evitare anche i piccoli infortuni accusati fino ad ora». Parola di Paolo Galbiati, coach in pectore in attesa dell’arrivo di Larry Brown. E chi meglio di lui, guida nell’impresa che ha portato in bacheca il primo trofeo, per traghettare il nuovo gruppo verso la prima amichevole in programma il 31 agosto. «La serietà dei giocatori è fondamentale, tutti stanno dimostrando grande impegno. I tre “senior”, Carlos Delfino, Marco Cusin e capitan Poeta, si sono confermati persone eccezionali, capaci di dare una grande mano in primis a noi allenatori. Ci speravamo, ma la loro disponibilità ad aiutare i più giovani va oltre ogni aspettativa». L’esempio dal campo, si sa, vale doppio. E per un gruppo di giovani come quello della nuova Auxilium Fiat, i giocatori con più esperienza sono decisivi. Così l’entusiasmo dei nuovi aumenta, diventando benzina nel motore in vista della nuova stagione. E la differenza rispetto alla scorsa stagione è evidente: «Lo scorso anno nel roster c’erano giocatori più pronti, ma meno alienabili. Nel rispetto di tutti, devo dire che con questo gruppo lavorare è più facile». Aggregati alla squadra anche Leo Demetrio, italo brasiliano di grande talento, l’esperto Stefano Borsate ed Henry Caruso, ala piccola italo americana in attesa di passaporto. Ma la novità degli ultimi giorni è coach Dante Calabria, arrivato a Torino con tante idee e voglia di fare. «Si è subito calato nella parte, si è creato un grande gruppo di lavoro nello staff». Sempre in contatto con Larry Brown, che anche da lontano non lascia mai sola la squadra: «ci sentiamo almeno due volte al giorno, per aggiornarci sulla condizione dei giocatori e sulle modalità degli allenamenti». In vista di una stagione che saprà dare soddisfazione ai tifosi, già accorsi in massa: sono 586 gli abbonati dopo soli due giorni dall’apertura delle prelazioni. Con questo ritmo arrivare ai 6600 totali del PalaVela non è un miraggio.
Fonte: La Stampa