La nuova Dinamo ha il sorriso giovane dei millennial Ousmane Diop e Marco Antonio Re, la freschezza di tanti volti nuovi e le rassicuranti certezze dei confermati. La nuova Dinamo è stata presentata ieri a bordo piscina al Geovillage di Olbia, dove ieri il team sassarese ha vissuto il terzo giorno di ritiro. Un pensiero da ciascuno, un sorriso da tutti a cominciare dal coach Vincenzo Esposito e dai suoi assistenti Giorgio Gerosa e Edoardo Casalone per poi partire da Rashawn Thomas, l’unico americano a presentarsi con uno squillante, italianissimo «Ciao a tutti». «Mi aspetto grande intensità e gioco duro, ma soprattutto mi aspetto di vincere. Sono qui per questo». Come vuole vincere Jaime Smith: «Ho scelto Sassari per la sua tradizione e i suoi risultati. Porto la mia esperienza per costruire una grande storia, insieme». E porta esperienza anche Achille Polonara, uno dei confermati. «L’anno scorso non è andata benissimo – ha detto il 33 biancoblù -. Abbiamo voglia di rifarci, siamo un gruppo giovane e abbiamo tutte le carte in regola per disputare una grande stagione. La Nazionale? Un po’ me lo aspettavo, con il rientro di Datome e Melli, ma fa niente. Io resto a disposizione, e stavolta farò la preparazione con la squadra sin dall’avvio». Un altro confermato è Scott Bamforth: «L’obiettivo è migliorare l’anno scorso, voglio migliorarmi io e voglio aiutare a migliorare gli altri», mentre è nuovissimo Daniele Magro: «Non ho mai vinto a Sassari da avversario, voglio farlo da padrone di casa. Lavoriamo per dare il meglio». Come darà il meglio il sassarese Marco Spissu, felice «di essere rimasto a casa. Ora dobbiamo pensare a conoscerci al meglio tra di noi, poi a giocare divertendoci». Sono giovanissimi Ousmane Diop e Marco Antonio Re, entrambi del 2000. «Quando mi ha chiamato Sassari non ci ho pensato due volte – ha detto l’italianissimo lungo nato in Senegal -, porto energia e voglio crescere, come giocatore e come uomo». Entusiasmo che vive insieme a tanta emozione anche 0 sassarese Re: «Sono qui per imparare il più possibile». E sorride a tutti denti anche Terran Petteway: «Felice di tornare in Italia e di ritrovare coach Esposito. Che tipo è? Lo scoprirete sul campo… Ha costruito una squadra forte, non vedo l’ora di giocare possiamo fare delle ottime cose». Anche grazie all’esperienza di Stefano Gentile: «Siamo partiti nel modo migliore, grande organizzazione e struttura ad hoc. Sì, possiamo far bene». La chiusura al capitano Jack Devecchi: «Sono arrivati dei giocatori validi, basta dirgli due cosette e… vanno da soli. Cominciamo a fare squadra, e siamo già un bel gruppo». Un gruppo che sa sorridere, e che saprà vincere.
Fonte: La Nuova Sardegna