Nonostante i temporali estivi abbiano frenato i sostenitori meno incalliti, alla fine sono stati comunque circa 350 i tifosi che si sono recati a Sestola per la festa che celebra l’ultima sera in cui la Virtus pernotta nella località dell’appennino modenese. I giocatori sfilano in piazza della Vittoria per la loro gente e per i turisti che incuriositi si sono recati all’appuntamento. Il playmaker Tony Taylor, la guardia Kevin Punter, il centro Brian Qvale, tutti hanno quell’aria un po’ sorniona di chi sotto i baffi se la ride sapendo che oggi chi sottovaluta la V nera commette uno sbaglio. Questo è uno dei punti di forza della nuova V nera, avere allestito un gruppo che considera l’arrivo a Bologna non come una tappa qualunque della carriera, ma come il momento della svolta: o si fa tutti insieme il salto di qualità, oppure si rimane un gruppo di buoni giocatori che non ha saputo svoltare. Scambio di cortesie tra il sindaco di Sestola e la Virtus. «Siamo molto contenti di aver ospitato un club prestigioso come la V nera – spiega il primo cittadino modenese Marco Bonucchi – e speriamo che questo sia stato solo l’inizio di un lungo cammino che percorreremo insieme». Parole che trovano un punto di incontro con quelle del direttore sportivo bianconero Marco Martelli. «Abbiamo lavorato molto bene e ringraziamo l’amministrazione per averci messo a disposizione tutte le strutture necessarie per allenarci al meglio».
A seguire c’è pure una targa consegnata anche al responsabile operativo Marco Patuelli, un vero factotum all’interno del club virtussino. Nessuno lo cita, ma tutti sanno che dietro questo soggiorno c’è la mano di Luca Baraldi, il braccio destro di Massimo Zanetti, che è in ottimi rapporti con tutta la giunta che governa Sestola. Tra un autografo e l’altro i giocatori se la ridono, sapendo che questi sono i momenti in cui ci si può concedere un po’ di relax, mentre già da oggi si torna a fare sul serio anche se si tratta di una semplice amichevole con Ferrara. Il dato più interessante è la presenza del pubblico, 350 persone che si recano ai piedi del Monte Cimone testimoniano come sulla squadra ci siano grandi aspettative e che la previsione è una stagione ricca di soddisfazioni, il che non significa aprire la bacheca per riporre qualche trofeo, ma che almeno al PalaDozza nessuno avrà vita facile e tanti dovranno arrendersi sia in campionato che in Champions, magari regalando lo scalpo delle cosidette grandi che, come nel caso di Milano, coincidono anche con gli avversari storici. Per il momento la squadra, però, deve convincere in questo precapionato, dove girererà in lungo e in largo per l’Italia per misurarsi con altri club che militano in serie A. Lunedì 3 settembre partirà la campagna abbonamenti e anche quello sarà un bel banco di prova.
Fonte: Il Resto del Carlino