È già l’ora della primissima sgambata per la Germani Brescia che si presenta di fronte ai propri tifosi oggi pomeriggio alle 18 al palaRomele di Pisogne affrontando la Juvi Cremona: i primi 40′ della nuova creatura di coach Andrea Diana, seppur in versione sperimentale (out Mika, assenti i nazionali, presenti i giovani, gli aggregati Person e Caroli, punto interrogativo sulla presenza di Jawara arrivato lunedì) serviranno per comprendere cosa i 7/H del roster ufficiale della Leonessa hanno fino ad oggi compreso delle idee dello staff tecnico. Difficile, per non dire impossibile, attendersi indicazioni importanti: sicuramente però sarà l’occasione per vedere all’opera i giocatori della Germani che tra un mese esatto saranno impegnati con la Supercoppa italiana (oggi è previsto un sopralluogo della Lega al PalaLeonessa).
Tanta la curiosità per i tifosi che, nonostante il giorno feriale, riempiranno la tribuna del palasport sebino: soprattutto verrà, soddisfatta la voglia di basket del tifoso medio, anche perché fino al 15 settembre, giorno dell’amichevole di lusso contro i turchi del Darussafaka (si giocherà alle 20 al palafiera di Lumezzane) non ci sarà più possibilità di vedere la Germani in campo in provincia. E tra gli spettatori più attenti ci sarà il gm dei biancazzurri, Sandro Santoro: il deus ex machina della Leonessa felice e vincente dal 2015 in poi, attende con curiosità la prima sgambata dei suoi ragazzi: «Quello di oggi è un passo di avvicinamento alla nuova stagione – commenta il direttore generale della formazione biancazzurra-. L’obiettivo è quello di cercare di far giocare insieme chi è a disposizione, anche perché mancano tanti giocatori: e chi è in campo dimostrerà che il lavoro di questi giorni è stato importante».
Da ieri pomeriggio impazza sulle pagine social dedicate ai tifosi della Germani un video d’annata in cui Santoro in versione play della Viola Reggio Calabria «smazza» un assist dietro alla schiena per Manu Ginobili, uno dei campioni Nba più amati in Italia, che da Reggio Calabria (1998-2000) e Bologna (sponda Virtus, dal 2000 al 2002) è transitato prima di spiccare il salto verso l’America. Ovviamente l’annuncio del ritiro del campione argentino non è passato inosservato neppure da queste parti. «Era la partita interna con Varese. Manu? Ricordo un ragazzo perbene che poi è diventato uomo molto presto ed ha raggiunto qualcosa di “disumano” sotto certi aspetti per attitudine e capacità fisico – atletiche». Un addio al basket inatteso, anche per Santoro: «Ha sintetizzato l’essenza del gioco. Tutto parte da quella capacità di essere umile e disponibile sia verso se stesso che verso gli altri. Ha sempre dato una ragione a tutto ciò che ha fatto lasciando trasparire ciò che ha dentro a livello di peculiarità umane». Il basket ha perso insomma un suo grandissimo interprete: «Ciò che ha fatto in carriera sinceramente non era nelle nostre aspettative – commenta Santoro -. Ha fatto molto più di quello che si potesse immaginare. Ed è un peccato che abbia mollato: ha giocato fino alla scorsa primavera e avrebbe potuto continuare ancora qualche anno». Commentando la scelta dell’ex compagno di spogliatoio, Sandro Santoro sembra parlare quasi in prima persona della sua squadra: «Ha sicuramente qualcosa di grandioso in testa: come sempre saprà trionfare»
Fonte: Brescia Oggi