Per un Ginobili che ha appena comunicato la scelta di un doloroso ritiro dalle scene Nba, c’è un suo coetaneo che non ne vuole proprio sapere di appendere le scarpe al chiodo, nonostante sia già pronta per lui una carriera da commentatore per la TNT. Stiamo parlando di Vince Carter, 42 anni a gennaio, che ha firmato un contratto che lo legherà agli Atlanta Hawks per un anno al minimo per i veterani. Sono ormai lontani i tempi della “Vinsenity”, quando Carter faceva impazzire i tifosi dei Raptors o del suo gesto plateale che mimava un significativo “ It’s over” che sanciva la vittoria allo Slam dunk contest all’ All-Star Game del 2000. Sono lontani anche i tempi dell’oro Olimpico dello stesso anno la cui immagine simbolo resterà sempre la schiacciata con la quale ha brutalizzato il 2.18 Frederic Weiss, probabilmente una delle più belle di tutti i tempi.
Vince Carter non è più lo stesso atleta, ma non ha perso la sua etica del lavoro, il suo spirito competitivo e il suo amore per questo sport. “Adoro questo gioco ed ho ancora la mentalità di un ragazzo anche se il corpo è quello di un 40enne. Avrei potuto cercare un contratto in una squadra da titolo, ma essere relegato in fondo alla panchina non fa per me. Io mi sento sempre lo stesso, ho sempre lo stesso approccio e la voglia di dimostrare che posso competere con dei ragazzi che hanno la metà dei miei anni”. Carter ha fatto sapere di aver parlato diverse volte con il suo nuovo coach Lloyd Pierce accettando il ruolo di chioccia dei vari John Collins, Taurean Prince e Trae Young, il nucleo sul quale vuole ripartire la difficoltosa ricostruzione degli Atlanta Hawks. Non è più il Vince Carter che infiammava la gelida Toronto e nemmeno quello dei quasi 30 punti di media nei playoff con la maglia dei Nets però, a quasi 42 anni, si è guadagnato il rispetto di tutti coloro che amano la pallacanestro.