Dal memorial Bertolazzi segnali di crescita per la pallacanestro Trieste che, nella lunga marcia di preparazione al campionato, torna da Parma con la convinzione di essere sulla strada giusta. Le sfide contro Segafredo Bologna e Grissin Bon Reggio Emilia hanno messo in mostra una squadra che deve sicuramente migliorare ma che, in sole tre settimane di preparazione, ha saputo acquisire una forte identità sopperendo con la forza del gruppo alle difficoltà delle partite. Chris Wright, indiscutibilmente, ha già preso in mano le chiavi dello spogliatoio. Ha iniziato con il freno a mano tirato, dalla sfida contro la Reyer Venezia a Lignano ha cominciato a cambiare marcia. È piaciuto contro la Virtus, è esploso nella sfida contro Reggio Emilia giocando per la squadra ma aggiungendo a una lucida regia anche tante iniziative personali come i 28 punti finali testimoniano. Ha tirato con ottime percentuali trovando buone soluzioni sia dal perimetro che in penetrazione, guadagnandosi falli e trasformando con precisione i liberi. Se Knox appare ancora alla ricerca della miglior condizione, Mosley ha sfruttato la due giorni parmigiana per confermare le qualità che lo hanno portato a Trieste. Giocatore solido, molto verticale, in grado di dare alla sua squadra quella presenza in area di cui l’Alma ha bisogno. Contro avversari di stazza importante, Mosley ha retto bene trovando anche il modo di dare una mano in attacco. Tra gli esterni, Jamarr Sanders è quello che a Parma ha convinto di meno. Poco coinvolto nei giochi della sua squadra, deve trovare spazi e capacità per essere più incidente nel corso dei 40′. Non è un mangiapalloni e spesso preferisce l’assist alla soluzione individuale ma in certi momenti della partita e con quintetti più difensivi che offensivi deve prendersi maggiori responsabilità. Il talento, come l’Alma ha toccato con mano nella finale promozione dello scorso giugno, non gli manca. Janelidze merita un capitolo a parte l’abnegazione con cui Giga si è tuffato in questo inizio di stagione conlamaglia di Trieste. Aveva l’accordo in mano con la Fortitudo per disputare una stagione da protagonista, ha preferito restare in biancorosso pur nella consapevolezza che, con i rientri di Peric prima e Da Ros poi, lo spazio per lui sarà molto limitato. Eppure si allena, lotta e gioca come un leone e proprio a Parma, contro avversarie di categoria, ha dimostrato che in questa serie A ci può stare pure lui. In questa fase del precampionato, Janelidze è probabilmente uno degli uomini più in condizione della truppa guidata da Dalmasson.
Fonte: Il Piccolo