Reduce da una grande partita contro il Barcellona nella Lliga Catalana, torneo di preseason che ha vinto da MVP, Michele Vitali ha raggiunto la Nazionale Italiana nella giornata di lunedì. Intervistato da Andrea Barocci del Corriere dello Sport, il nuovo giocatore di Andorra ha parlato della sua nuova esperienza ad Andorra e di molto altro.
GIOCARE CON IL FRATELLO A BRESCIA – “Mi ha aiutato tantissimo, è stato fondamentale per la mia crescita, specie nelle letture sul pick and roll. Ci siamo sempre confrontati, anche quando giocavamo in squadre diverse. Sono state due stagioni bellissime, ce le siamo godute, in campo e fuori. Lui rompiscatole in campo pure in Nazionale? Ma ce ne fossero di rompiscatole come lui!”.
LA FIRMA IN SPAGNA – “E’ stata una scelta che mi porterà a migliorare tanto. Era una sfida affascinante. Per me vuol dire ripartire da zero, però avevo voglia di rimettermi in gioco in quello che è considerato il miglior campionato europeo. Affronterò il Real, Madrid, Valencia, Vitoria… Senza dimenticare l’Eurocup. Lo spagnolo ho iniziato a studiarlo da solo, un po’ lo capisco comunque. Il catalano? No, troppo difficile”.
L’ARRIVO IN NAZIONALE E IL SOGNO MONDIALE – “Non eravamo a conoscenza del fatto che la Liga ACB per le finestre invernali aveva posto una regola, per la quale tutti i giocatori impegnati con le rispettive nazionali potevano raggiungere la squadra solo dal 9 settembre. La convinzione di qualificarci deve venire dalla fame di ognuno di noi di raggiungere un obiettivo importante come questo. E io questa fame la vedo in tutti”.