Un turno di riposo, nel Memorial Di Bella con Varese, che ha permesso a Peppe Poeta di osservare anche meglio la sua squadra e i suoi compagni. E il capitano dell’Auxilium ha confidato a Il Corriere Torino le sue prime impressioni.
Poeta, qual è la prima differenza che le viene in mente fra la Fiat attuale e la squadra della scorsa stagione?
“Fare paragoni tra realtà diverse non mi piace, ma sicuramente questo è un gruppo che ha fame, che in partita già dimostra altruismo cercando sempre i passaggi. È abbastanza logico, perché qui ci sono tanti giovani di ottime prospettive, ragazzi che vogliono mettersi in evidenza. Ma è una situazione molto diversa rispetto a quella della scorsa stagione, con professionisti affermati e con personalità distinte”.
Lei rappresenta la continuità. Questo presuppone un nuovo ruolo anche per Peppe Poeta?
“Non direi. In campo mi viene richiesto l’apporto che già avevo dato nelle precedenti stagioni, devo aggiungere equilibrio, dare solidità”.
E fuori dal campo? Considerati i tanti esordienti, il suo ruolo sarà sempre più quello di leader.
“In realtà non ci sarà bisogno di chissà quale esempio, visto che questa è una squadra di bravi ragazzi. Ma certo, qualche consiglio in più proverò comunque a darlo”.
Nel frattempo si stringe sempre di più il suo legame con Torino: è così?
“È una città che adoro. Ormai qui ho tanti amici, moltissimi anche fuori dal campo, e ho tanti posti dove mi piace passare i momenti felici tra una partita e l’altra”.
La missione dell’Auxilium è far innamorare sempre più Torino (anche) del basket?
“Sì, ma sarà facilitata dal prossimo scenario del PalaVela. Io non ci sono ancora stato ma dai rendering che abbiamo visto sembra davvero bellissimo. Questo è stato il percorso di crescita seguito da altri paesi come la Spagna: ripartire da palazzetti degni dello spettacolo del campo, il resto – risultati, trofei, coppe e sponsor – arrivano sempre di conseguenza”.
Al PalaRuffini, invece, giocherete l’ultima partita tra una settimana, contro il Darussafaka. Dopo quello di sabato con la Vanoli Cremona, sarà l’ultimo test in vista della Supercoppa. Siete pronti?
“Un passo alla volta e vedremo, era impensabile poter fare di meglio in questa fase caratterizzata da tante assenze (5 su 10). Quella della Fiat è una scommessa calcolata: se scatta la chimica giusta tra chi nel gruppo ha buona esperienza e questi talenti che sono tutti di prima fascia, ci divertiremo e faremo divertire”.
Brown è soddisfatto o preoccupato dall’Italbasket?
“È molto contento, ha una carica inesauribile. Lo accolgono ovunque con sconfinata ammirazione. E sa benissimo che il gioco arriverà, la prima vittoria ottenuta con Varese per quanto platonica servirà a farci lavorare meglio”.
Fonte: Corriere Torino