Dal Trofeo degli Angeli lo staff tecnico della Pallacanestro Cantù sembra aver avuto le risposte che attendeva.
Due in particolare, gli interrogativi che coach Pashutin e il suo assistente Brienza avevano affidato alla sfida dell’altra sera al “Parini” con gli svizzeri del Friburgo.
Il primo inerente le condizioni fisiche di Ike Udanoh, il secondo afferente il modo di presentarsi in squadra di Frank Gaines, l’ultimo arrivato.
Ebbene, da entrambi sembrano essere giunti riscontri positivi.
Iniziamo con il capitano che da una decina di giorni non si allenava a causa di un (vecchio) problema al ginocchio e che a questo test chiedeva il lasciapassare per essere della partita – decisamente di ben altra rilevanza – di giovedì contro i campioni d’Ungheria dello Szolnoki Olaj a Desio (alle 20.30) valida come gara d’andata del primo turno preliminare di Champions League a marchio Fiba.
Ebbene, il centro ella Red October pare aver fornito sufficienti garanzie di tenuta.
Vero che al termine dell’incontro è apparso un po’ provato, ma l’affaticamento era legato a una condizione atletica non certo al top e non a una problematica derivante dall’infortunio.
Insomma, la verifica avrebbe fornito esito positivo e questi tre giorni d’allenamenti prima del match europeo dovranno servire a dargli una certa qual continuità di minutaggio.
Procediamo con Gaines che oltre a essersi presentato subito da Mvp ha mostrato che rispetto ai suoi compagni di squadra che giocano sul perimetro ha un “vissuto” più evidente.
Impiegato sia da guardia sia da play, ha afferrato al volo le istanze del coach e ora dovrà proseguire nel suo naturale processo d’ambientamento in un gruppo per lui completamente nuovo.
Curioso, semmai, che il 28enne della Florida abbia accusato dei crampi dopo che ultimamente era stato in campo oltre 40 minuti ogni tre giorni nei playoff del campionato cinese…
Più in generale, occorre tener presente che contro il Friburgo in buona sostanza sono stati due i nuovi inserimenti perché oltre a quello di Gaines c’è stato in sostanza anche quello di Udanoh poiché il capitano biancoblu aveva giocato soltanto le “facili” amichevoli con Lugano e Sam Massagno saltando i successivi appuntamenti di ben altro spessore (e lo stesso Friburgo, pur essendo team elvetico, non ha davvero nulla da spartire con le due ticinesi affrontate a Chiavenna).