Luca Vitali, reduce dalle due vittorie con la maglia della Nazionale, è stato intervistato da Mario Canfora de La Gazzetta dello Sport. Di seguito le sue parole più significative.
IL SOGNO MONDIALE, E NON SOLO – “Sognare è bello. E io sogno di poter disputare Mondiale e Olimpiade. Finché mi chiameranno, ci sarò sempre vinciamo prima questa gara che ancora ci manca. Va tenuta alta la concentrazione cercando di sfruttare al meglio le prossime occasione”.
IL RAPPORTO CON SACCHETTI – “Lui è molto diretto, alla mano: mi ha chiesto di comportarmi né più né meno come a Brescia, il mio club. Ogni allenatore ha il suo basket, ogni giocatore deve essere intelligente a capire i segreti e farne tesoro, portandoseli dietro, cercando di essere un giocatore migliore e valorizzando il sistema in cui gioca. Ho avuto la fortuna di avere tanti allenatori bravi in azzurro. Meo vuole che corriamo tanto, non vuole timidezza in attacco. Ma questo non ci deve impedire di essere responsabili lo stesso in difesa, dove dobbiamo migliorare”.
CAMBIO GENERAZIONALE – “Ci sono tanti ragazzi che stanno crescendo: Abass, mio fratello Michele, Tonut, Della Valle. Bisogna assestarsi, vedo massima disponibilità da parte loro, sono umili e con voglia di lavorare”.
GALLINARI E BELINELLI – “Noi siamo concentrati solo sul campo. Conosciamo la qualità umana dei ragazzi, penso che questo basti”.
BRESCIA – “Finirò la carriera lì, è una forma di riconoscenza. Ho un rapporto speciale con Bonetti e Bragaglio, due persone piene di passione e che vedono oltre. Un rapporto nato da confronti duri e poi diventato speciale”.