La qualificazione al secondo turno dei preliminari di Champions League – la coppa più prestigiosa che la Fiba sia in grado al momento di proporre – è dunque acquisita agli atti.
Cantù si è sbarazzata dei campioni d’Ungheria del Szolnoki Olaj eliminandoli con un 2-0 che, soprattutto per le dinamiche della gara di ritorno, non ammette repliche.
Il prossimo ostacolo per i biancoblù è ora rappresentato dai belgi dell’Anversa – giunti secondi nel loro campionato – che hanno avuto la meglio piuttosto agevolmente dei ciprioti dell’Aek Larnaca (28 punti complessivi di scarto al termine degli 80′ di gioco).
Si inizia domani sera alle 20.30 al PalaBancoDesio per chiudere domenica 30 in trasferta con il match in programma alle 18.
Anche in questo caso, in caso di una vittoria a testa, sarà la miglior differenza canestri a decretare la squadra che passerà il turno qualificandosi direttamente alla fase a gironi.
Intanto, la Red October ieri mattina alle 8 era già sbarcata a Malpensa di rientro dall’Ungheria e ha avuto la giornata libera in premio.
Oggi, invece, doppio allenamento: alle 11 al Caimi e dalle 19 alle 20.30 a Desio.
Il doppio confronto con i magiari ha nel frattempo fornito le prime – ovviamente parziali – indicazioni (o sensazioni) riguardo l’attuale stato dell’arte dei diversi giocatori biancoblù.
Ebbene, tra i promossi meriterebbero di essere inseriti innanzitutto Frank Gaines e Gerry Blakes. I due esterni – ai quali viene chiesto di inventarsi playmaker quando del play hanno davvero poco, ma questo è un altro discorso – sono stati i più prolifici, viaggiando rispettivamente a 22.5 e 18.5 punti di media.
Punti supportati da più che oneste percentuali, avendo tirato su azione 14/24 Gaines e 14/28 Blakes.
Di quest’ultimo, in particolare, si è apprezzatala “garra” e la discreta confidenza nell’andare al ferro, mentre l’altro è stato efficace anche da oltre l’arco dei 6.75. Al loro fianco, merita di stare anche Ike Udanoh che pur piacendo più all’andata che non al ritorno, ha comunque garantito 9 rimbalzi di media oltre alla doppia cifra per punti.
Se poi ricevesse in movimento qualche pallone giocabile in più sarebbe meglio per tutti.
Né completamente promossi ma neppure del tutto rimandati – potrebbero essere collocati in standby – Omar Calhoun (18 punti totali e 6/18 al tiro dal campo) e Shaheed Davis (15 punti e 7/17 con il bonus di portarsi però in dote anche 14 rimbalzi), i quali hanno convinto solo a sprazzi.
Sul banco degli imputati – pur ribadendo che si tratta soltanto di un paio di partite e nulla più – salgono invece Tony Mitehell e Jonathan Tavernari.
Detto che da quest’ultimo non è che ci debba attendere chissà che se non una certa predisposizione a far canestro da tre (0/6 invece il conto aggiornato delle triple e 0 punti a referto), l’altro dovrebbe nell’immaginario collettivo rappresentare il giocatore di riferimento, mentre nell’arco dei match è parso avulso dal contesto, troppo innamorato del pallone nonché facile preda di iniziative tanto estemporanee quanto velleitarie.
In in contesto simile, il pessimo 0/7 da 3 (8/25 il totale su azione) è forse l’aspetto che meno preoccupa.
Fonte: La Provincia