Dopo le dimmissioni di Brian Colangelo avvenute nello scorso giugno dopo lo scandalo dei falsi profili twitter, i Philadelphia 76ers, dopo molti colloqui e ricerche, hanno finalmente sciolto i dubbi e sono andati con la soluzione, affidando il ruolo di GM a Elton Brand.
Le operazioni estive sono state condotte dal coach Brett Brown che ha svolto la normale amministrazione, confermando il blocco dello scorso anno ed aggiungendo veterani di qualità come Wilson Chandler e Mike Muscala.
Brand ha vinto su qualificati candidati esterni a Philadelphia (Justin Zanik dei Jazz e Larry Harris dei Warriors) ma anche candidati interni come Marc Eversley e Ned Cohen, uomini di maggiore esperienza rispetto all’ex lungo NBA.
Brand, ritiratosi in maglia Sixers nel 2016 e vice di Colangelo fino alla scorsa stagione, cercherà di inserirsi nel filone di ex giocatori NBA con carriera di successo in NBA, capeggiati in questa ultima decade e oltre da Joe Dumars e da Danny Ainge. La dirigenza di Philadelphia ha pensato che Brand abbia la conoscenza e il carisma per poter guidare un gruppo vincente e anche di avere le caratteristiche di leadership adatte a far crescere e consigliare un gruppo di giovani.
Nelle sue prima dichiarazioni ha detto che a suo parere manca ancora un giocatore importante per poter puntare al titolo. Di certo per lui il compito non sarà facile, visto che dispone di una squadra con Joel Embiid, Markelle Fultz e Ben Simmons e, si sa, il passo più difficile per una squadra vincente è quello finale, quando si inseriscono i giocatori giusti al posto giusto. Vedremo come saprà muoversi Brand la prossima estate quando avrà molto spazio salariale per attaccare la ricca free agency del 2019.