ALMA TRIESTE – SEGAFREDO BOLOGNA 88-92
ALMA TRIESTE: Coronica NE, Walker 15 (2/6, 2/5, 5/6), Fernandez 8(2/6, 1/2, 1/2), Schina 2 (1/1, 0/0, 0/0), Strautins 6 (1/5, 1/3, 1/1), De Angeli NE, Janelidze 0, Cavaliero 10 (2/3, 1/3, 3/4), Sanders 13 (5/8, 1/6, 0/0), Knox 16 (5/7, 2/4, 0/0), Mosley 12 (6/7, 0/0, 0/2), Cittadini 6 (2/2, 0/1, 2/4), All. Dalmasson
SEGAFREDO BOLOGNA: Punter 29 (4/4, 5/5, 6/7), Martin 4 (1/3, 0/2, 2/2), Pajola 0, Taylor 13 (1/3, 2/6, 5/8), Baldi Rossi 7 (2/3, 1/2, 0/0), Cappelletti NE, Kravic 8 (2/6, 0/0, 4/4), Aradori 17 (3/4, 3/5, 2/2), Berti NE, M’Baye 10 (2/4, 2/3, 0/0), Cournooh 2 (0/1, 0/1, 2/4), Qvale 2 (1/2, 0/0, 0/0), All. Sacripanti.
ALMA TRIESTE:
T2: 26/45 (58%), T3: 8/24 (33%), TL: 12/19 (63%)
Rimbalzi 38 (25d-13off.), Perse 17, Recuperate 5, Assist 17, Valutazione 84
SEGAFREDO BOLOGNA:
T2: 16/30 (53%), T3: 13/24 (54%), TL: 21/27 (78%)
Rimbalzi 27 (22d-5off.), Perse 14, Recuperate 11, Assist 9, Valutazione 99
Arbitri: Mazzoni, Attard, Belfiore
TRIESTE – Vince la Virtus, e lo fa al termine di una battaglia intensissima, che non ti aspetti di vedere alla prima di campionato. La vince al fotofinish, grazie ad una prova clamorosa di Kevin Punter (29 punti con 9/9 dal campo, di cui 5 triple), che ha tenuto a galla la Segafredo nel momento più nero nel terzo quarto ed è stato autore del siluro che ha chiuso il match. Il ragazzo di New York è stato aiutato in attacco da un preciso e decisivo Aradori, ma i 2 punti non sono arrivati solo grazie ai loro monologhi, efficiente anche Taylor e utili tutti gli altri: anche se meno continui nel corso della partita tutti hanno portato il loro mattone. Strepitose le giocate difensive di Martin. Qualche problema si è avuto a rimbalzo e le prove dei lunghi magari non sono state scintillanti ma è tutto un work-in progress, naturale all’inizio di stagione.
Coach Sacripanti può sorridere per la prova dei suoi, che hanno mostrato un gran carattere ed attributi, primo segnale che la strada intrapresa è quella, ovviamente in attesa di altri test a confermarlo. Dopo il primo tempo da applausi, l’appannamento del terzo parziale deve ricordare che nulla è scontato e non ci sono gare semplici in questa SerieA. Ottima però la reazione che ha allontanato gli spettri dei finali gettati al vento della scorsa stagione. In settimana arrivano i lituani del Neptunas e domenica per la prima di campionato al PalaDozza scendono i campioni d’Italia di Milano, chiari favoriti anche per il titolo di questa stagione e dal roster infinito.
1° QUARTO – Coach Sacripanti sceglie Taylor, Punter, Aradori, M’Baye e il capitano Qvale per i 5 che iniziano la stagione 2018/19 Virtus, il primo canestro lo sigla M’Baye in jumper dalla media dopo 5 punti consecutivi di Sanders. L’ex Fortitudo Knox segna dalla media con troppa facilità ma Kevin Punter comincia a scaldare i motori: una sfuriata di 8 punti consecutivi (2 triple) porta la Segafredo al primo vantaggio. È ancora M’Baye a trovare la retina da oltre l’arco, prima della scavigliata che esclude Janelidze dalla gara e renda le rotazioni di Dalmasson ancora più di difficoltose (12-13 al 5’). Primi punti anche per Dejan Kravic dalla lunetta, dopo una bella penetrazione, di Pietro Aradori in gancetto da dentro il pitturato, la difesa bianconera comincia a fermare gli attacchi dei padroni di casa. Si iscrivono a referto anche Taylor e Baldi Rossi, con una serie di triple (5/6 per le VuNere) che firmano il parziale che issa la Segafredo al +9 e costringono l’Alma Trieste a fermare il gioco e parlarci su. Kravic ne appoggia un paio alla tabella per il primo vantaggio in doppia cifra e chiude la propria area con decisione, anche se non può nulla su Mosley, dopo un rimbalzo favorevole ai biancorossi e su Cittadini allo scadere.
2° QUARTO – Taylor si butta dentro e guadagna due liberi, prima di colpire dall’arco con una sicurezza impressionante, gli uomini di Dalmasson non mollano e grazie alle iniziative di Walker e Fernandez restano in linea di galleggiamento. Aradori toglie i suoi compagni da una prima difficoltà (2 perse) con 5 punti di classe pura, anche se la difesa non riesce a stringere le maglie come nel primo quarto, e la Segafredo controlla il match con una sicurezza invidiabile e una precisione dall’arco da applausi (30-40 al 15’ con 8/10 da 3). Dopo l’obbligato timeout di Trieste, i padroni di casa subiscono un’altra stilettata, l’ennesima tripla del biondo numero 21, arrivato alla doppia cifra personale. Il canestro sembra una vasca da bagno per le VuNere e anche un tiro dall’angolo molto complicato di Kevin Punter è solo rete, il newyorkese si diverte e colpisce anche in penetrazione, rimanendo perfetto al tiro. M’Baye arriva anche lui a 10 personali portando la Segafredo a 50 punti con 2 giri di lancetta prima della pausa, fiaccando le speranze dei padroni di casa, sconfortati da tanta potenza di fuoco. Solo qualche lapsus a rimbalzo permette a Trieste di contenere i danni prima della sirena, ma rimane un primo tempo veramente notevole per la band di Sacripanti.
3° QUARTO – Mosley trova le praterie nel pitturato bianconero e affonda la bimane indisturbato, Knox da sotto riporta Trieste a -8 e la Segafredo fatica moltissimo a fare anche il più semplice schema, la difesa dei muli stringe un giro di vite e una tripla di Fernandez convince coach Sacripanti a fermare subito il gioco, per evitare di perdere in 2 minuti, tutta l’inerzia guadagnata. Ci pensa Punter a caricarsi sulle spalle le responsabilità offensive, spezzando l’incantesimo con un jumper senza nessuno a rimbalzo, ma è solo una pausa nello show di Trieste: Knox in un amen sigla due triple che riequilibrano il match (52-53 al 24’). È ancora Punter a muovere il tabellone per i bianconeri, questa volta dalla lunetta, viene finalmente aiutato da Qvale che appoggia al vetro un canestro che è ossigeno puro per le VuNere. La gara diventa tesa ed emozionante: Cavaliero da 8 metri ispira Trieste che poco dopo arriva al pari, Punter la ricaccia indietro con un missile che vogliono dire 21 personali, Mosley delizia la platea con un’affondata ad una mano da applausi e Walker porta, incredibilmente in meno di 7 minuti, i padroni di casa in vantaggio (61-60 al 27’). Il black-out continua e la Segafredo sprofonda fino a -4, fino ai liberi di Kravic che fermano il break biancorosso. La Virtus è resiliente e non molla, torna in perfetta parità con un libero di Taylor a pochi secondi dalla fine e Cournooh non riesce a pescare il jolly alla sirena: la palla gira sul ferro e lo beffa.
4° QUARTO – Protagonisti finora silenti si fanno sentire: Kelvin Martin fa una cosa importantissima, arpionando e concretizzando un rimbalzo offensivo, Baldi Rossi ne mette 2 di sostanza ma Cavaliero replica senza paura e le due squadre sono come due pugili a centro ring a scambiarsi colpi. La palla comincia a pesare sempre un po’ di più e le percentuali scendono, Cournooh sbaglia due liberi cruciali, Strautins prima sbaglia un rigore ma il solito rimbalzo concesso gli permette un gioco da 3 punti (75-71 al 33’). Martin dalla lunetta accorcia le distanze e difende come un ossesso, ma non c’è grande lucidità nell’attacco di coach Sacripanti e le palle perse fioccano (76-73 al 35’). Dopo la pausa per parlarci su, le VuNere recuperano palla e Kevin Punter si inventa un gioco da 3 punti sensazionale, bravo a segnare un layup difficilissimo, che riporta tutto in equilibrio perfetto. Aradori non vede un compagno libero in angolo col giusto timing e la palla si infrange sul ferro, il 21 si rifà in sottomano rovesciato poco dopo, rintuzzando la tripla di Walker. Pietro Aradori non trema quando gli si presenta un’occasione di caricare e sparare: tripla dall’angolo clamorosa, che viene annullata ancora da Walker, che segna col fallo (82-81 al 37’). Le due compagini si scambiano canestri e la tensione sale alle stelle, Punter a gioco fermo sigla l’ennesimo sorpasso, che Cavaliero vanifica con altri due liberi, prima di sedersi in panca per raggiunto limite di falli. Taylor la impatta di nuovo dalla lunetta con 1/2, fallo in attacco di Knox che termina la partita per 5 penalità anche lui. Il generale col numero 7 si butta dentro e pesca un fallo che elimina dalla contesa anche Fernandez, ancora 1 su 2 (86-87 al 39’). Martin è una piovra in difesa e strappa letteralmente la palla di mano, preludio per la tripla decisiva di Punter, in solitaria dopo un paio di palleggi tra le gambe, che fa esplodere il popolo bianconero. Altra strepitosa difesa che costringe alla persa Trieste, sembra finita ma Aradori perde palla a metà campo e Schina appoggia un layup a 1” dalla fine (dopo aver messo chiaramente un piede fuori dalla linea laterale). Pietro Aradori segna freddamente gli ultimi liberi, che sigillano una grande prestazione e la prima vittoria stagionale, sofferta e forse per questo ancora più bella.
Fonte: Ufficio Stampa Virtus Bologna