Robert Sarver, proprietario dei Phoenix Suns, dimostra ancora una volta che la sua fama di molto coinvolto nella conduzione della sua squadra non è immeritato e decide di licenziare Ryan McDonough, GM della squadra dal 2013 a 8 giorni dall’inizio del campionato.
La tempistica è quantomeno sorprendente ma non giunge inattesa.
I Suns hanno avuto un record molto negativo durante la sua tenuta (155-255) e sono sempre in ricostruzione come nel 2013 quando il GM è arrivato. Nonostante le scelte di giocatori come Devin Booker, Josh Jackson, TJ Warren, Alex Len, Dragan Bender e Deandre Ayton c’è stata poca continuità a livello di coach, con 5 allenatori in 5 anni, con l’esordiente Igor Kokoskov come ultima scelta per quest’anno.
Voci di corridoio fanno trapelare che la scelta del licenziamento sia arrivata anche per l’incapacità da parte di McDonough di ottenere un playmaker di livello in uno scambio, visto come il fondamentale pezzo mancante per far crescere i giovani della squadra.
La squadra è stata per ora affidata a due membri interni dell’organizzazione: James Jones (già vice GM) e all’assistant general manager Trevor Burkstein.
Quello che è trapelato in questi giorni è che sarà proprio James Jones, eterno scudiero di LeBron James a Miami e Cleveland, a diventare GM, continuando la tradizione molto in auge in questi ultimi anni degli ex giocatori proiettati in cabina di comando anche con poca o nulla esperienza, favorendo la loro maggiore dimestichezza nei rapporti e negli ambienti dei giocatori NBA.