SEGAFREDO BOLOGNA – FILOU OSTENDA 89-60
(21-22; 43-25; 70-39)
SEGAFREDO BOLOGNA: Punter 11 (0/2, 3/6, 2/2), Martin 5 (1/3, 1/1, 0/0), Pajola 4 (2/2, 0/4, 0/1), Taylor 3 (0/3, 1/1, 0/0), Baldi Rossi 3 (0/0, 1/4, 0/0), Cappelletti 6 (2/3, 0/1, 2/2), Kravic 6 (3/6, 0/0, 0/0), Aradori 10 (2/6, 2/4, 0/0), Berti 4 (2/2, 0/0, 0/0), M’Baye 14 (3/4, 1/4, 5/8), Cournooh 8 (1/1, 2/4, 0/0), Qvale 15 (7/9, 0/0, 1/1), All. Sacripanti.
FILOU OSTENDA: Williams NE, Lambrecht 4 (2/4, 0/0, 0/0), Lasisi 7 (2/6, 1/3, 0/0), Schwartz 2 (0/0, 0/3, 2/2), Buza NE, Mwema 7 (1/3, 1/2, 2/4), Desiron 10 (4/5, 0/0, 2/4), Djordjevic 6 (3/6, 0/0, 0/0), Kesteloot 5 (2/3, 0/0, 1/2), Fieler 5 (1/2, 1/3, 0/2), Maric 6 (3/4, 0/0, 0/2), Djurisic 8 (0/5, 1/2, 5/6), All. Gjergja.
NOTE:
SEGAFREDO BOLOGNA: T2: 23/41 (56%), T3: 11/29 (38%), TL: 10/14 (71%). Rimbalzi 38 (30d-8off.), Perse 10, Recuperate 10, Assist 21, Valutazione 111
FILOU OSTENDA: T2: 18/38 (47%), T3: 4/13 (31%), TL: 12/22 (54%). Rimbalzi 33 (30d-3off.), Perse 20, Recuperate 3, Assist 15, Valutazione 54
Arbitri: Calik (POL), Horozov (BUL), Mtrovksi (MKD)
Dopo un primo quarto giocato in equilibrio e chiuso sotto di 1, la Virtus Segafredo Bologna ha dominato i belgi del Filou Ostenda, incapaci di segnare dal campo per oltre una frazione di gioco, per demeriti propri e meriti dei bianconeri di casa. Nel secondo tempo è stata niente più che una ordinaria amministrazione, e le VuNere si issano così al comando del girone con 2 vittorie su 2, un bel traguardo, per cominciare. Ottime le prove di Qvale sotto le plance e nel complesso tutti hanno dato bei segnali. La prossima gara, la prima in trasferta, sarà sul difficile campo di Lubiana tra una settimana, dove la sfida sarà di sicuro più complicata.
1° QUARTO – Starting five composto da Taylor, Punter, Aradori, M’Baye e Qvale che vince la palla a 2 e appoggia dolcemente il primo canestro della gara. Ostenda replica da rimbalzo offensivo, poi seguono una serie di attacchi che finiscono con palle perse o tiri sbagliati fino alla tripla di Fieler. Amath M’Baye sblocca la Segafredo e Pietro Aradori in giro dorsale ne mette altri 2 preziosi, perché la Virtus fatica a mettere le briglie ai belgi. L’attacco Virtus prende fiato quando Qvale prima e Punter da 3 mettono le marce alte ma Ostenda continua a dirigere le operazioni, coach Sacripanti inserisce subito Pajola per Taylor, come prevedibile dopo l’intensa partita di 48 ore prima contro Milano (11-13 al 5’). M’Baye la impatta e poi è sempre lui dalla lunetta a mettere la freccia del sorpasso, Pajola fa sentire il suo morso difensivo recuperando palla a metà campo deliziando la curva. Djordevic trova un paio di canestri dall’alto coefficiente di difficoltà, mentre Aradori non riesce a bruciare la retina e va a prendersi un riposo, sostituito da Martin. La gara vive di equilbrio: Kevin Punter la impatta nuovamente a gioco fermo, uno splendido tiro in allontamento di M’Baye fa proseguire l’altalena al vertice che Mwema livella ancora dalla linea del tiro libero (19-19 al 8’). Kesteloot segna uno splendido cesto in faccia a Punter che poco dopo va a rifiatare, M’Baye di aggressività si guadagna due liberi che fallisce, a Pajola viene fischiato il secondo fallo personale ma il ragazzo ha personalità: recupero e contropiede, canestro e fallo (non convertito) che esaltano i presenti al palazzo.
2° QUARTO – Pajola è indemoniato e deciso a sfruttare l’occasione del palcoscenico europeo, si incolla agli avversari e dirige le operazioni di regia prima di meritarsi il coro della curva, da un rimbalzo offensivo di Kravic deriva la tripla di Martin per l’ennesimo controsorpasso. Kravic continua ad accumulare stoppate dopo il festival col Neptunas, la Filou Ostenda perde ritmo e qualche pallone di troppo, venendo punita dalla bomba di Baldi Rossi dall’angolo, che fa chiamare minuto a coach Gjergja (27-22 al 13’). La Segafredo difende per davvero, Kravic ne mette due appoggiando al vetro in entrata, i belgi continuano nella loro asfitticità offensiva totale sbagliando anche i liberi, Martin e ancora Kravic, servito al volo da un cioccolatino di Taylor, regalano il massimo vantaggio ai bianconeri costringendo gli ospiti ad un altro urgente timeout. Cournooh muove solo la retina dall’arco due volte di fila mentre Fieler lancia un airball da completamente smarcato, proseguendo il momento nero per i suoi (39-23 al 17’). I biancorossi non trovano mai uno spiraglio, anche perché sul parquet ci sono dei mastini del calibro di Kelvin Martin che ringhiano su ogni palleggio, la difesa di squadra e Qvale che fanno commettere infrazione di 24” ai biancorossi fanno esultare Coach Sacripanti. Sul finire M’Baye raggiunge la doppia cifra e muove il tabellino anche Cappelletti dalla lunetta, in un quarto in cui Ostenda non segna mai dal campo (0/12 complessivo).
3° QUARTO – I 5 americani per ripartire e l’esordio è analogo a quello del primo tempo, Brian Qvale segna il primo tiro in placido svitamento e sbaglia il secondo, Djurisic torna a colpire dal campo dopo tempo immemore da 3 e Desiron trova spazio nel pitturato che ridà un minimo di inerzia ai suoi. La Segafredo ci mette un’azione a riprendere in mano le redini del gioco, con un canestro e fallo di capitan Qvale e due giocate da applausi di Martin (in difesa) e Taylor in attacco. Il gioco scorre veloce e le maglie in difesa non sono ermetiche, ancora Qvale a ripetizione e M’Baye crivellano la retina belga chiudendo di fatto le ostilità perché il linguaggio del corpo degli avversari la dice tutta (58-33 al 25’). Taylor e Martin confezionano un recupero di grinta e voglia a metà campo costringendo Djordjevic all’infrazione di passi, Punter infila uno dei suoi siluri dalla lunga e il match viene messo in ghiaccio. Martin viene acclamato al rientro in panchina dalla folla, che non vedeva l’ora di trovare un personaggio di questo carisma, la gara diventa un allenamento intenso, KP incanta con una tripla da 8 metri, Qvale accumula bottino a centro area e Pajola è ovunque, il suo layup fa svalicare la Segafredo per la prima volta oltre il +30.
4° QUARTO – Ostenda prova a ricucire un minimo il canyon anche se la partita è andata, c’è sempre il doppio confronto da considerare, Coach Sacripanti richiama all’ordine i suoi per un paio di lapsus difensivi e subito si torna in carreggiata: recupero di un rimbalzo che usciva dal campo di Cournooh (che si accomoda per un momento sulla sedia in prima fila) e tripla susseguente di Pietro Aradori. Non c’è molto da segnalare nei minuti finali, lo staff regala 5’ di esperienza internazionale a Matteo Berti (elogiato in conferenza stampa dal coach per la dedizione di tutti i giorni in allenamento) che chiuderà con 2 canestri, la curva inneggia ai suoi idoli e la Segafredo incamera altri 2 punti difendendo il fattore campo, in attesa della difficile trasferta di Avellino che sarà un altro bel test per le ambizioni di questa squadra.
Fonte: Ufficio Stampa Virtus Bologna