La storia con la S maiuscola a Trieste si respira in ogni angolo, da città di confine, contesa, ritrovata dall’Italia proprio 100 anni fa, come ricorderà oggi il presidente Mattarella, un secolo dopo la fine della Grande Guerra e delle sue atrocità.
Nel suo piccolo, l’Oriora Pistoia, a qualche chilometro dalla bellissima Piazza dell’Unità d’Italia, che si specchia sul golfo della Barcolana, nel maestoso PalaRubini (palla a due ore 18,30, diretta EuroSport Player) proverà a riscrivere la sua di storia in questo campionato.
Una storia con un inizio da incubo, fatto di 4 brutte sconfitte che hanno messo tutti sul banco degli imputati. Per questo, per l’Oriora oggi più che mai non ci sono scuse.
Né l’ennesima gara con i cerotti (Kerron Johnson stringerà i denti dopo aver saltato gli ultimi allenamenti per problemi fisici), né il giocare in casa di una “neopromossa di lusso (l’Alma), che ha sempre fatto del proprio campo un fortino” come dice Ramagli.
Inutile girarci intorno: la gara di Trieste deve essere una svolta per i biancorossi, altrimenti la svolta potrebbe arrivare altrove, ovvero dal mercato dove si alzano le voci di interessi forti nel settore lunghi.
Ramagli mette in guardia dalla fisicità dell’Alma, che, come la bora, può travolgere quello che trova sul campo:
“Trieste può dare al match un ritmo alto con la sua pallacanestro atletica che dovremo fronteggiare in energia ed intensità. Con una squadra molto lunga, allungata anche dopo gli infortuni in prestagione, possono correre e mettere la partita sul piano fisico. Sappiamo di dover combattere per riscattare la bruttissima prestazione contro Brindisi: in tutti noi c’è grande voglia. Ci siamo allenati con attenzione, sapendo che solo uniti si esce dai momenti di difficoltà.”
In casa triestina sarà l’infermeria a dettare il turnover a coach Dalmasson, confermato dopo la promozione. Fuori probabilmente il giovane Walker, dentro l’ex Milano Sanders (anche lui non al top) insieme al rientrante lungo Knox e ad una pattuglia di conosciuti castigatori di Pistoia come il play Wright, l’atletico Silins (ex reggiani) e il gigante croato ex Reyer, Peric.
Insieme a loro un gruppo italiano molto esperto, con Cavaliero, Cittadini e Da Ros in testa.
I pronostici si spaccano su dove può arrivare questa Trieste (2 punti conquistati contro Brescia in casa). Il presente è lontano dai fasti del passato ma la società è attrezzata in campo e fuori, trascinata dagli sponsor Alma e Allianz.
Fonte: Il Tirreno