In sala stampa si presenta Matteo Praticò per commentare la netta vittoria dell’Alma Trieste contro Pistoia:
“Bisogna dividere la valutazione del match, i primi 35 minuti con una partita perfetta giocata, sbagliando poche scelte e avendo idee giuste, sia in attacco che in difesa. Poi gli ultimi cinque minuti” – osserva ancora il vice di Eugenio Dalmasson – “in cui una squadra che vuole essere matura non può esprimere una pallacanestro così superficiale. Situazioni del genere si possono pagare in futuro. Ricordiamoci poi che la differenza canestri era importante, il 4-17 di parziale finale non può soddisfarci. Dobbiamo restare concentrati per finire il lavoro, per diventare più squadra.”
Continua nella sua analisi Praticò:
“Hrvoje Peric sta trovando pace a livello fisico e lo ha dimostrato, Ojars Silins è un giocatore equilibrato che non ha bisogno di grandi cose per mettersi in ritmo ma di avere la palla in mano; ha giocato per la prima volta da “3” e molto bene. Permettetemi una chiosa su Daniele Cavaliero: ha fatto una delle migliori partite a Trieste difendendo su Dominique Johnson alla grande, non guardate lo scout.”
Rileva ancora Matteo Praticò:
“Le avversarie avevano trovato con Pistoia buoni dividendi con i rimbalzi in attacco, abbiamo studiato anche noi il modo di far male su quell’aspetto e ci siamo riusciti, soprattutto all’avvio. Pistoia ha sbagliato tanto, ma noi in 35 minuti abbiamo limitato un attacco che comunque poteva essere pericoloso.”
Stato d’animo contrapposto, per il tecnico di Pistoia Alessandro Ramagli, che analizza con grande lucidità la sfida appena conclusa.
“Serviva un altro livello di energia e un altro grado di rotazioni per tenere testa all’Alma su un campo come questo. Già nel primo quarto, dopo i primi cambi, siamo andati in difficoltà non riuscendo a reggere il ritmo di una Trieste partita forte”.
Fonte: Il Piccolo