Cinque come le sconfitte rimediate nelle prime cinque gare del torneo in corso. Solo un professore magnanimo darebbe un “5” a questo scorcio iniziale di stagione dei bianco-rossi. Per quanto espresso finora, la formazione toscana meriterebbe un voto ben più basso. E, paradossalmente, non è tanto la classifica (ultima piazza a quota zero, in compagnia di Trento) a rendere fosco il quadro. Pessima la partita giocata in questa (triste) prima domenica di novembre a Trieste. Il primo a pagare, come spesso succede nel mondo dello sport quando i risultati non arrivano, potrebbe essere l’allenatore, Alessandro Ramagli. Mai i suoi due predecessori, Moretti ed Esposito, avevano vissuto a Pistoia situazioni tanto complicate. Ramagli si gioca tantissimo domenica in casa con la sorprendente Cremona. Nell’ultimo turno, all’Allianz Dome, in un catino ribollente di tifo, la difesa proposta dal tecnico livornese, ex Virtus Bologna, è stata inesistente. I giuliani padroni di casa hanno fatto il bello e il cattivo tempo, toccando quota 96 punti. La OriOra, che ha perso le ultime quattro gare con uno scarto medio di 26 lunghezze, non ha un vero gioco. Si affida solo alle individualità, che finora non si sono dimostrate all’altezza della situazione. E qua si passa alle colpe di una società che ha sbagliato la scelta degli stranieri. Kerron Johnson (che aveva accusato nella scorsa settimana alcuni problemi fisici), Dominique Johnson, Peak, Auda (in odore di taglio già da alcuni giorni) e Krubally devono dare di più. Molto di più. Sono passate solo cinque giornate. Il primo “5” – dato da un professore magnanimo – sul registro può essere rimediato. A patto che ci sia la volontà giusta e tutti remino nella stessa direzione…