Il veterano James White, attualmente in forza a Cento in A2, ha parlato con la Gazzetta dello Sport dell’arte della schiacciata.
UN TALENTO NATURALE – “A 13 anni, in un playground vicino a casa, nel Maryland. Ricordo ancora la faccia dei miei amici quando sono atterrato, sono stato il primo a farcela in quel gruppo: ero proprio esaltato! Da quel momento non ho più smesso… Schiacciavo ovunque, in continuazione!”.
COME MIGLIORARE L’ELEVAZIONE – “Camminare sulle punte, un gesto che a me viene naturale, aiuta a rinforzare i polpacci e a dare elasticità alle caviglie, ma non esistono trucchi. Attorno ai 14-15 anni ho indossato per un po’ di tempo il giubbotto zavorrato, mentre ho sempre evitato di appesantire le gambe con squat o esercizi con carico eccessivo: non fanno bene”.
LA MIGLIOR SCHIACCIATA – “Ne ricordo una in testa a Taquan Dean (ex Avellino) quando ero a Cincinnati e lui a Louisville e un’altra in Eurochallenge, a Reggio, contro lo Solznoki: mi sono portato su un paio di persone”.
ALLEY OOP – “La precisione è fondamentale, il passatore deve capire dove dar palla al compagno: non troppo alta o bassa oppure avanti o indietro rispetto al canestro. Non è facile. Io sono stato fortunato, ho avuto compagni bravissimi in questo. I migliori? Jason Kidd e Andrea Cinciarini, ma pure Ricky Hickman non era male”.