Il Pistoia Basket ribadisce fiducia ad Alessandro Ramagli, facendo al contempo valutazioni di sostenibilità economica per tornare sul mercato. Sono questi i passaggi principali del comunicato di tre righe dietro a cui il Pistoia Basket si è trincerato, intervenendo sull’inizio di campionato negativo dell’OriOra.
“Nel ribadire la piena fiducia nei confronti dell’operato di coach Alessandro Ramagli e di tutto il suo staff – questo il testo del comunicato – la società comunica che, in relazione a eventuali interventi sul mercato, la dirigenza sta vagliando con attenzione la possibilità di operare variazioni all’interno del proprio roster. Saranno tuttavia necessari ancora alcuni giorni di riflessione, per verificare con esattezza la reale sostenibilità di tali eventuali interventi”.
La parola “mercato” rimane al centro della scena, parola che però ha bisogno di tempo per diventare realtà. Non solo perché è evidente che Pistoia deve ritornare sul mercato in modo oculato, cercando quell’innesto che faccia la differenza in un gruppo di senatori finora bocciati dal campo e questo non è esattamente facile. Non solo per i tempi tecnici che, soprattutto per i giocatori extracomunitari, vedono allungarsi le pratiche di tesseramento con il rilascio del visto (a meno che non venga dall’Italia, ipotesi ad oggi pari quasi allo zero).
A tutto questo, come si evince dal comunicato che raccoglie la posizione del presidente e del cda, si aggiunge il bisogno di altro tempo per reperire quelle risorse economiche che in questo momento non sembrano essere scontate. Almeno per quell’innesto di livello o forse meditando un doppio colpo, appigliandosi ai meandri di un mercato italiano asfittico, se la società decidesse di annettersi alla maggioranza di squadre della Legabasket che hanno scelto anche nelle ultime ore il 6+6, abbandonando il 5+5. Ultima della serie (e sono 12 su 16) Trento, co-fanalino di coda insieme all’Oriora che ha messo dentro un potenziale colpaccio riportando in Italia Aaron Craft. Scelte meditate in cui la fretta non è mai buona consigliera soprattutto in una società non ricca come Pistoia. Ma c’è quello zero in classifica dopo cinque giornate che chiede di fare in fretta.
Fonte: Il Tirreno