Ormai è ufficiale, i Philadelphia 76ers si sono assicurati Jimmy Butler. Per mettere le mani sull’All Star hanno dovuto rinunciare a Robert Covington, Dario Šarić, Jerryd Bayless e ad una seconda scelta, ricevendo in cambio anche Justin Patton, centro ventenne che va a rinfoltire un reparto già molto coperto.
Ed in una situazione già logoratissima i T’wolves hanno dovuto fare buon viso a cattivo gioco e prendere quello che gli veniva offerto. non hanno infatti potuto pareggiare il valore dell’atleta perchè la presenza di Butler nella città dell’Amore Fraterno potrebbe durare solo una manciata di mesi “in prestito”, vista la scadenza del suo contratto a fine giugno.
I Sixers però confidano nel fatto di poter offrire all’atleta un rinnovo di contratto a cifre superiori rispetto a quello delle altre squadre: cinque anni per 190 milioni di dollari contro quattro anni per 141 milioni.
Alla fine dunque Tom Thibodeau, coach di Minnesota, ha dovuto alzare bandiera bianca di fronte alle richieste della coppia Karl-Anthony Towns e Andrew Wiggins poi spalleggiata dal proprietario Glen Taylor. Ora però ai Timberwolves non ci sono più scuse, e se la squadra non raggiungerà i playoffs la responsabilità ricadrà esclusivamente sulle spalle dei due giocatori e dell’owner.
A Philadelphia ora l’organico appare piuttosto sbilanciato, con una massiccia presenza di centri e l’esiguità degli atleti nel settore ali. Sicuramente troverà maggior spazio Wilson Chandler, trentunenne tiratore che però finora aveva sofferto la presenza di Covington e Šarić. Ma è certo che coach Brett Brown sta già studiando come massimizzare l’impatto dei suoi nuovi “Big Three”.