Dopo 7 partecipazioni consecutive ai playoff lo scorso anno i Memphis Grizzlies sono incappati in una stagione da 22 vittorie e 60 sconfitte, complici diversi infortuni ed anche la volontà di raggiungere una buona posizione al draft perdendo più partite possibili. Nella notte del 21 giugno del 2018 Memphis alla numero 4 ha scelto Jaren Jackson Jr, uno dei taselli dei Grizzlies del futuro, ma anche uno dei giocatori che ha contribuito a riportare un pò di entusiasmo nel Tennesee grazie al buon inizio di questa stagione. Jackson è il classico lungo moderno, molto versatile in difesa e capace di aprire il campo grazie alla sua mano morbida nel tiro da fuori. L’ex Spartans si è già guadagnato il quintetto e sta viaggiando con cifre confortanti : 11,6 punti e 4,5 rimbalzi a partita in 24 miunuti sul parquet. Ma il vero segreto della rinascita dei Grizzlies è il ritorno in campo di Mike Conley, vero leader della squadra reduce da una stagione ai box per un infortunio al tendine d’achille. Conley ha trascinato con 32 punti i compagni alla vittoria per 112-106 al supplementare contro Philadelphia che ha portato il record casalingo di Memphis a 5 vittorie e 0 sconfitte ed il record totale a 7 vittorie e 4 sconfitte, con la difesa che è tornata quella dei bei tempi e capace di subire solo 101 punti a partita, la migliore nella Lega. Merito anche di Marc Gasol, tornato concreto e consitente nella metà campo difensiva, nonostante le cifre in calo. Ottimo e sorprendente l’apporto di due “giramondo” della Lega quali Garret Temple e Shelvin Mack, capaci di mettere a referto rispettivamente 13 e 11,5 punti a serata e il contributo di Kyle Anderson in attesa del recupero di Jamychal Green e la crescita di Dillon Brooks. Certo, il pericolo di non aver iniziato la riscotruzione e di rimanere “in the middle” è un fattore da considerale, ma almeno da quest’anno nel Tennesse è ritornato il sole…